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Ex Bocciodromo, Occhiuto: “C’era un interessamento politico da parte di Katia Gentile”

Cosenza

Ex Bocciodromo, Occhiuto: “C’era un interessamento politico da parte di Katia Gentile”

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«Assolutamente. Adesso non ricordo se nel 2012 ancora c’era la procedura di inserimento. Oggi sicuramente sì».  Occhiuto risponde alle domande della Procura sulla pubblicazione online degli atti se, questi, vengono pubblicate anche le minute, le bozze, oppure sono gli atti ufficiali definitivi firmati e controfirmati. «Per mia conoscenza vengono inseriti solo gli atti definitivi e non le bozze». Il pubblico ministero Visconti sottopone in visione al primo cittadino delle bozze  di atti acquisiti al fascicolo del dibattimento per capire se siano stati acquisiti o meno tramite i siti istituzionali del Comune (bozza conferma delibera 101 del 3.10.2012; bozza 115 del 2012 deliberato della proposta; due bozze cessione locazione immobile denominato ex bocciodromo: approvazione schema contratto) «Non ricordo, non credo possono essere pubblicati atti se non ufficiali – spiega Occhiuto -. Questi sono atti che fanno i dirigenti. In ogni caso viene pubblicato solo quello che viene approvato e firmato».

Ed è proprio da queste ultime domande poste dalla Procura bruzia che la difesa, nel contro esame al primo cittadino, non si risparmia. «Partendo da questi atti possono essere pubblicizzate delibere anche senza firma sul sito – domanda l’avvocato Naccarato -? Per quello che è a nostra conoscenza le delibere vengono pubblicate sul sito trasparenza ma non sempre vengono firmate.Vengono digitalizzate e portate all’attenzione della cittadinanza» «Io le firmo tutte non sta a me poi la parte della pubblicità – spiega Occhiuto. Noi firmiamo la delibera e poi mi viene riportata successivamente. Quindi le firme sono assolutamente necessarie».

L’ANNULLAMENTO DELLA PRIMA DELIBERA E I “NON RICORDO”

Occhiuto non ricorda; risponde così alle domande della difesa quando, partendo sempre dalle altre bozze mostrate domanda al primo cittadino se ricorda, a seguito di questa concessione, il nascere di un contenzioso davanti al Tar, al Tribunale ordinario di Cosenza, in ordine all’annullamento della prima delibera. E la difesa non perde l’occasione per ricordare al sindaco Occhiuto che ci fu un ricorso da parte del signor Macchione che ricorre al Tribunale contro il Comune per avere assegnato l’area con controparte anche l’associazione Guida sicura. «Successivamente al contenzioso davanti al Tar e all’annullamento in autotutela da parte del Comune di Cosenza ricorda se ci fu un contenzioso per l’annullamento in autotutela? Se l’Autorità Giudiziaria valutò la correttezza di quell’annullamento in autotutela da parte del Comune? «Ricordo che ci fu una problematica sugli aspetti già trattati, sul requisito essenziale che era la Ferrari. So che c’era un contenzioso con i soggetti del tiro a segno, ma non ricordo con esattezza».

I “non ricordo” vanno avanti anche quando viene domandato al primo cittadino se il Tribunale civile di Cosenza avesse riconosciuto la legittimità dell’assegnazione dell’area all’associazione Guida Sicura. La difesa fa notare ad Occhiuto che come rappresentante firmò degli atti di comparsa di costituzione innanzi al Tribunale. Ed ancora viene domandato se nel periodo prima della decisione definitiva del Tribunale di Cosenza vi fossero trattative in corso per arrivare ad un accordo con l’associazione Guida Sicura, più in particolare se durante il contenzioso gli uffici legali lo misero a conoscenza di una trattativa per arrivare ad un bonario componimento della vicenda. Ma Occhiuto continua a rispondere che c’è un ufficio preposto: «Dei contenziosi si occupa l’ufficio legale noi facciamo atti amministrativi. Io firmo e do incarico all’ufficio legale»

La difesa punta a dimostrare la possibilità che dagli uffici legali per schema di contratto e concordato possano essere stati consegnati delle bozze oppure si possa essere arrivati a concordare con la controparte, tramite i propri legali, di arrivare ad un accordo scritto, perchè l’ipotesi accusatoria è che il Fiertler avesse illecitamente determinata documentazione. «Vi è la possibilità di avere una bozza di contratto dagli uffici? Così come per il contratto di locazione stipulato, vi è la possibilità con la controparte di interlocuzione con gli uffici ed avere anche una bozza del contratto?» Ma il sindaco continua a rispondere che non si occupa della materia nello specifico

 

L’INCONTRO CON FIERTLER INSIEME A KATIA GENTILE

«Ho incontrato il Fiertler nel 2012 insieme al vicesindaco che era Katia Gentile con delega ai Lavori Pubblici e mi hanno parlato di questa opportunità facendomi riferimento alla Ferrari di Maranello». Occhiuto conferma anche di avere incontrato Isolani Leonardo «Penso di averlo incontrato, sono venute alcune persone vestite con la divisa della Ferrari. Isolani era uno dei soggetti coinvolti….non so cosa sia La Isolani Racing Tour». La difesa chiede quindi se il primo cittadino avesse mai letto il progetto presentato dall’associazione Guida Sicura. Occhiuto spiega che all’epoca lesse il progetto che gli era stato proposto, allegato alla delibera di Giunta; seduta di Giunta in cui era presente il 3 ottobre 2012, in cui si decise l’assegnazione dell’area.

PUO’ DARSI CHE MI SBAGLIAVO

«Il proponente era Cucunato che allega il progetto in questione – incalza la difesa -. Prima di arrivare ad una delibera la Giunta comunale ha letto il progetto? «Non mi ricordo se quel giorno ho visto il progetto; c’era questo progetto in cui si faceva riferimento alla Ferrari più volte  mi è stata detta, quindi abbiamo fatto prima un atto di indirizzo e poi una delibera. Adesso non ricordo se quel giorno c’era il progetto allegato alla delibera, penso di sì». La difesa non demorde: “Quando riporta la fattiva collaborazione il proponente Cucunato della Ferrari Spa, avete letto nel progetto se era presente la realizzazione?” Occhiuto parla della lettera della Ferrari, ma quest’ultima fu inviata successivamente all’approvazione per cui ancora una volta scatta il non ricordo  «…..Per quanto mi riguarda ho sempre saputo, ho capito  – poi può darsi che mi sbagliavo – che c’era la Ferrari coinvolta in questo progetto. Che poi sia stata coinvolta direttamente o indirettamente non lo so». Occhiuto prende il progetto in mano per visionarlo e capire se ci fosse o meno l’interessamento della Ferrari «Non ricordo se fosse allegato il progetto, ma era uno dei punti essenziali per l’approvazione del progetto che ci fosse il coinvolgimento della Ferrari» 

La Giunta quando ha deliberato ha letto il progetto?

Nella delibera abbiamo una proposta dell’ingegnere Cucunato in cui c’è il coinvolgimento della Ferrari. E’ un dirigente che propone un progetto protocollato. Ma in questo progetto si parlava di un fattivo coinvolgimento della Ferrari?  «Non lo so mi è stato detto sempre che c’era il coinvolgimento della Ferrari e questo è l’altro presupposto perchè potessimo procedere ad affidare in concessione l’immobile perchè c’era una sorte di particolarità esclusiva sul marchio Ferrari prerogativa per approvare il progetto. E se questo non fosse stato non era neanche proponibile tutto il resto»

CANONE DI LOCAZIONE

Sul canone di locazione la difesa gli ricorda che ha curato la pratica Cucunato e domanda se la consulenza di stima l’avesse fatta Cucunato o altri uffici. Occhiuto risponde che “pensa Cucunato” perchè “questi sono atti interni”. Afferma di conoscere il geometra Scortiniti ma che non sa se avessse lavorato lui

Quali erano le criticità in ordine a questo progetto per la delibera di annullamento

La Ferrari dunque sarebbe diventata una millanteria. Occhiuto racconta che il presupposto fondamentale era la presenza della Ferrari e quindi il progetto era diventato una millanteria. «Per questo avevamo assegnato senza evidenza pubblica non dando possibilità a terzi. Poi ci fu una lettera dell’assessore Vigna legata anche alla congruità della cifra che era stata fissata dagli uffici. Poi mi scrisse il prefetto, la stessa società che deteneva il tiro a segno fece le sue rimostranze e lo riteneva ingiusto che ci fosse stata questa sorte di prevaricazione e che non avesse potuto partecipare»

IL TIRO A SEGNO – UNA VECCHIA CONCESSIONE

Sul canone di locazione versato o meno dalla società che gestiva il Tiro a segno Occhiuto risponde che “non ne era a conoscenza, non aveva mai verificato, ma l’assessore Vigna una volta gli riferì che “il tiro a segno era uno dei pochi soggetti che pagava regolarmente il canone”. Ancora Occhiuto dichiara di non essere a conoscenza di quante strutture analoghe paghino il canone di locazione al comune “tipo lo stadio comunale – domanda la difesa – il castello; Se ci sono canoni sull’ordine di 10 mila euro l’anno”. Il primo cittadino non lo sa, ma è a conoscenza che  per il castello c’era un progetto presentato alla regione Calabria.

Le domande della difesa scorrono veloci: –

  • «Sa se la concessione prevedeva la formazione gratuita per la municipale, le forze dell’ordine?» «Si, la polizia municipale faceva attività, non so se gratuite o meno»
  • «Sa se la concessione del signor Macchione era a titolo gratuito dal ’97 per 15 anni con l’obbligo di realizzazione di opere da restituire al Comune?» «No, la concessione è vecchia»
  • «In ordine alla regolarità dell’evidenza pubblica mancante sa se il Tribunale civile di Cosenza o il Tar era intervenuto dicendo che la procedura era regolare perché trattazione tra privati e beni non collegabili alle funzioni dell’ente?» «No, non lo so».
  • «Si ricorda che subito dopo l’assegnazione fu da lei richiesta una relazione alla segreteria generale sulla correttezza della procedura utilizzata e come si pronunciò?» «Il segretario dopo la prima delibera proposta dall’architetto Cucunato, fece una relazione in cui in questi casi con il coinvolgimento della Ferrari era possibile l’affidamento diretto. Per gli oneri e le spese feci fare al segretario una verifica e mi disse che in questi casi, essendoci il discorso della Ferrari si poteva fare». Quindi la segreteria generale del comune di Cosenza riferisce “è tutto corretto dal punto di vista procedurale, si poteva procedere all’assegnazione diretta e che anche per quanto riguarda gli oneri e l’aspetto contabile il procedimento amministrativo dal comune di Cosenza, era stato fatto correttamente. queste dichiarazioni vengono fatte nel periodo antecedente in cui erano nate critiche sul fatto dell’assegnazione fino all’annullamento. «Si chiesi al segretario di fare una verifica soprattutto per le critiche che non erano chiare, prima della comunicazione da parte della Ferrari». Quindi la criticità che ha portato il Comune a superare e a chiedere l’annullamento in autotutela in modo illegittimo è il fatto che la Ferrari avesse scritto dicendo che non avevano iniziative nell’ambito del territorio. Ma il progetto Guida Sicura l’ha ritenuto un progetto valido? «Per come era stato prospettato sì»
  • Sa che ci sono stati danneggiamenti sulla struttura dopo essere stata sequestrata l’area? E’ sottoposta a vigilanza? «L’area adesso non so se è stata posta a vigilanza. Non c’è nulla». «Credo che all’interno siano state realizzate opere. Non le ho viste, non ci sono mai stato e non lo so». Non ha mai saputo di varie segnalazioni presentate al Comune per vandalismo e danneggiamento dell’immobile. Ha provveduto all’installazione di telecamere? «No, attualmente l’area non è sottoposta a vigilanza».

LE PRESSIONI POLITICHE

Occhiuto parla di presunte pressioni politiche che avrebbe ricevuto l’architetto Cucunato per come proprio quest’ultimo gli avesse riferito. «Il Cucunato lo conosce? Cucunato aveva rapporti con Fiertler che lei sappia – domanda la difesa-?» «Aveva rapporti con l’assessore di riferimento che era Katia Gentile. Non lo so se avessero rapporti con Fiertler. Cucunato era una persona di mia fiducia mi ha detto che c’erano pressioni politiche ma non da parte di Fiertler»

Il procuratore ritorna sulla domanda della difesa: l’interessamento politico della vicenda

«C’era un interessamento politico da parte del vice sindaco Katia Gentile, assessore al ramo che mi propose questa iniziativa prospettandomela come una iniziativa positiva per la città, facendomi chiaramente riferimento al marchio Ferrari. Il vicesindaco era l’assessore al ramo e Cucunato era il dirigente del settore. L’assessore al ramo aveva rapporti con il dirigente del settore che era anche mia persona di fiducia, lo stesso Cucunato mi riferiva che c’era un interessamento che era pressante

HO SEMPRE “INTUITO” CHE SI PARLASSE DELLA FERRARI

Ultima domanda della difesa che chiude il controesame con il sindaco bruzio a cui chiede se nel progetto si facesse riferimento a Scuderia Ferrari Club Cosenza e a Ferrari Solari griffato Ferrari: “lei intuisce questo”? «Io ho intuito e saputo sempre che si parla della Ferrari – sottolinea Occhiuto – . Ho deliberato su questo progetto con la consapevolezza si trattasse del marchio Ferrari altrimenti non sarebbe stato possibile nessun affidamento diretto senza procedura pubblica. Inoltre, lo voglio ribadire, non era solo questo alla luce delle segnalazioni perchè lo stesso Vigna aveva sollecitato sotto il punto del canone. A questo punto abbiamo avuto tantissimi dubbi su questa procedura perchè abbiamo pensato che fosse forzata da un punto di vista politico e quindi che il povero Cucunato avesse in qualche modo subito delle pressioni di tipo politico che ci fossero dei dubbi sulla correttezza della procedura  e quindi ho chiesto agli uffici di rivedere la pratica e successivamente abbiamo deliberato perchè abbiamo ritenuto non fosse corretta la procedura, che fosse stato millantato questo rapporto della Ferrari che forse invece non esisteva, probabilmente, era stato rimandato soltanto  perchè potessero crearsi i presupposti per l’affidamento diretto e abbiamo ritenuto di essere stati in qualche modo presi in giro.

 

LA PERIZIA TECNICA SUGLI IMMOBILI – IL PERITO SI BASA SU INDICI GENERALI, IL BOCCIODROMO COME UN CAPANNONE

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