Abbiamo conosciuto Mario Bortoletto in occasione di un’intervista su Rlb nella quale l’imprenditore padovano ha raccontato le sue battaglie contro gli illeciti bancari. Con lui affronteremo diversi argomenti legati al mondo bancario
COSENZA – Mario Bortoletto, imprenditore padovano, ha vinto più di una battaglia contro gli illeciti del sistema bancario nei confronti di utenti e/o imprenditori e dal suo risultato ha iniziato a ‘tramandare’ la sua esperienza affinchè gli utenti, le persone, le aziende, non si lascino prendere in giro da quello che lui stesso definisce un vero e proprio mondo parallelo intorno ai rapporti con le banche. Lo abbiamo conosciuto in occasione di un’intervista sul suo libro intitolato “Da debitore a creditore” (l’articolo cliccando QUI). Ogni lunedì su Rlb, interverrà per affrontare un argomento specifico. Questa settimana parliamo di mutui e leasing.
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Al sig. Bortoletto abbiamo chiesto innanzitutto: quando una famiglia, un’azienda firma un contratto di finanziamento, mutuo o leasing, possono esserci dei “pericoli”?
“I pericoli possono essere molti; basti pensare che quando una banca ci sottopone un finanziamento le pagine da firmare sono moltissime; poche sono le persone che hanno la conoscenza per sapere cosa vanno a firmare. Per quello che posso raccomandare a quelli che hanno mutui per casa, capannoni, uffici (mutuo o anche un leasing) va considerato questo: contrariamente al tasso convenzionale che la banca dice di applicare nel contratto, la legge prevede che vanno considerati tutti gli altri oneri che vanno a sommarsi con questo”.
“Per determinare il tasso effettivo dato o promesso (perchè basta anche la promessa per legge) va considerato anche le spese per l’assicurazione (la banca vuole un’assicurazione in caso che ad esempio la casa vada a fuoco; questa la paga il correntista). Oltre alla perizia sull’immobile: la banca quando eroga un finanziamento chiede che un tecnico o un geometra, un architetto o un ingegnere, certifichi il valore dell’immobile. Anche questo va sommato con anche il tasso di mora, che è quel tasso penale qualora il soggetto paghi in ritardo. Capita inoltre che il costo dell’assicurazione per garantire il credito alle banche; un esempio è l’assicurazione in caso di morte di chi ha acceso il prestito. Per ultimo, il costo per l’estinzione anticipata. Se il proprietario del mutuo vuole estinguerlo anticipatamente paga una penale dal 2 anche al 5%. Se sommiamo tutti questi oneri, il tasso convenzionale schizza in alto e se supera il tasso soglia determinato del Ministero, il mutuo diventa “gratuito” cioè, essendo “usuraio” la banca non ha più titolo per chiedere interessi. Il proprietario o locatario in caso di leasing, è tenuto a pagare solo il capitale e le rate già pagate devono essere stornate per quanto riguarda gli interessi. E gli interessi a scadere non devono essere pagati. E la situazione cambia notevolmente”.
Lunedì prossimo sarà affrontato su Rlb in diretta, alle 9.30 il tema delle “anomalie su finanziamenti e crediti al consumo”.
