Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Operazione “Doppio Gioco”: rapina e tentata estorsione, quattro arresti

Ionio

Operazione “Doppio Gioco”: rapina e tentata estorsione, quattro arresti

Pubblicato

il

L’operazione è in corso dalle prime ore di questa mattina, dei carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, con l’ausilio delle unità cinofile.

 

CASTROVILLARI (CS) – Oltre cinquanta carabinieri del comando provinciale di Cosenza coadiuvati dalle unità cinofile sin dalle prime luci dell’alba sono stati mobilitati per l’esecuzione di sei misure restrittive emesse dal Gip del Tribunale di Castrovillari. Le accuse nei confronti degli indagati sono di rapina e tentata estorsione in concorso.

L’operazione denominata Doppio Gioco e compiuta dai carabinieri stamattina nei Comuni di Crosia, Pietrapaola e Cariati per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro soggetti: due di Crosia, Serafino Perfetti di 40 anni e Rosario Le Fosse di 31. Di un cariatese, Rocco Pirillo di 33 anni e di un cosentino residente a Pietrapaola, Antonio Cirigliano di 54 anni tutti indagati per rapina e tentata estorsione in concorso.

Un’auto rubata al centro delle indagini

La vicenda risale allo scorso mese di maggio a seguito del furto di un’utilitaria a Cosenza, di proprietà di un 73enne di Longobucco. Al fine di rinvenire l’autovettura, l’anziano si era rivolto ad un meccanico di Bocchigliero,  48enne il quale, secondo quanto ricostruito dalle indagini – avrebbe fatto da intermediario con alcuni soggetti cosentini per arrivare al rinvenimento della vettura, a fronte del pagamento di 1.500 euro. Ma il figlio della vittima, ovvero Serafino Perfetti non avrebbe accettato di buon grando la soluzione e così avrebbe contattato soggetti dell’ambiente cirotano, attraverso Antonio Cirgigliano, per arrivare alla restituzione dell’auto in maniera alternativa.

E così è stato organizzato un incontro tra Perfetti e il meccanico a Mirto Crosia, per discutere sul rinvenimento dell’utilitaria al quale si sarebbero presentati anche due cirotani, rispettivamente di 39 e 31 anni insieme a Pirillo, Perfetti e Le Fosse. Incontro che si è svolto il 21 maggio, a Mirto Crosia, per discutere sul rinvenimento dell’utilitaria. Attirato il malcapitato in una via isolata e, dopo averlo fatto scendere dal proprio fuoristrada, il gruppo ha iniziato a picchiarlo e non contenti, gli hanno rubato il mezzo, minacciandolo di adoperarsi per il rinvenimento dell’utilitaria trafugata a Cosenza e per riottenere il fuoristrada, senza l’esborso di alcuna somma di denaro.

Il meccanico quarantottenne, il giorno seguente, si sarebbe recato alla Stazione Carabinieri di Bocchigliero per sporgere però denuncia relativamente al furto del proprio fuoristrada, ma senza raccontare quanto accaduto per paura di ritorsioni. Per fortuna l’intuito del Comandante unitamente ad una rete di informazioni acquisite in via preliminare, ha consentito di fare scattare le indagini. E così il 27 maggio, una pattuglia dei Carabinieri di Cosenza ha rivenuto nel corso di un servizio di controllo del territorio, l’utilitaria rubata. Di conseguenza il fuoristrada sarebbe stato posizionato lungo una strada che da Crosia collega il limitrofo comune di Cropalati e poi rinvenuto dai Carabinieri della Stazione di Mirto Crosia.

Sempre dalle risultanze investigative, si appurava che Perfetti, per “ringraziare” del favore, avrebbe chiesto un incontro, nel quale avrebbe consegnato la cifra di 700 euro ad uno dei due cirotani. Le attività investigative, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Dott. Eugenio Facciolla unitamente al Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Antonino Iannotta sono state da subito serrate e si sono articolate sull’escussione di persone informate sui fatti, sull’analisi di filmati di impianti di videosorveglianza, attività tecnica e servizi di osservazione. All’operazione hanno preso parte oltre cinquanta carabinieri con l’ausilio delle unità cinofile di Vibo Valentia ed al termine delle formalità di rito, Pirillo, Perfetti e Le Fosse sono stati trasferiti presso la Casa Circondariale di Castrovillari, mentre Cirigliano è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, tutti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA