COSENZA – Mare, fondali e segreti. I fondali del Tirreno raccontano storie, a metà tra la leggenda e la realtà. Una realtà fatta spesso di racconti che fanno rabbrividire, come quelli che raccontano che i fondali del mare nostrum siano diventati le tombe di navi misteriosamente affondate,
cariche di storia e di misteri inquientanti. E’ proprio su queste fondamenta che mercoledì alle 21, presso il centro sociale Xm, una tra le realtà associative più importanti nel panorama bolognese e non solo, sarà proiettato il film documentario “L’Avvelenata Cronaca di un Deriva” di Claudio Metallo.
IL FILM – La trama del docu-film racconta che il 14 dicembre del 1990, la motonave Rosso si arena sulla spiaggia delle Formiciche, nel comune di Amantea, in provincia di Cosenza. Prima del suo ultimo viaggio, la Rosso, con il nome di Jolly Rosso era stata affittata dal governo italiano per trasportare rifiuti tossici dal Libano all’Italia ed era conosciuta come nave dei veleni. I cittadini vengono tranquillizzati sul carico della nave: non c’è niente di pericoloso. A distanza di vent’anni, nella valle del fiume Oliva, ad un paio di chilometri dal luogo dello spiaggiamento, vengono ritrovati 90000 metri cubi di rifiuti nocivi, individuati dopo i carotaggi ordinati dalla procura della Repubblica di Paola (Cosenza). Negli anni molte altre procure e molti procuratori hanno indagato sull’affondamento in mare, di navi carretta piene di rifiuti. Il capitano Natale De Grazia, sembrava essere molto vicino alla verità su questa questione, ma è morto in circostanze poco chiare il 15 dicembre del 1995.Il sito della valle del fiume Oliva non è il solo luogo inquinato in Calabria: ci sono le ferriti di zinco seppellite nella sibaritide, le case e le scuole di Crotone costruite con veleni industriali.Il 24 ottobre del 2009, i calabresi si ritrovano proprio ad Amantea a manifestare per chiedere con forza verità, giustizia e le bonifiche dei territori inquinati. Rifiuti smaltiti illecitamente significa tumori, che purtroppo molti medici della zona devono diagnosticare ai loro pazienti, come il dottor Cosmo De Matteis, che ci parla dello stato di salute degli abitanti del basso tirreno cosentino. Francesco Cirillo e Rosanna Grisolia ci guidano attraverso la vicenda degli affondamenti sospetti di navi piene di rifiuti nel mediterraneo che pare siano diverse centinaia. Nel documentario si alternano, anche, l’intervista ad Elio Veltri (autore del libro Mafia Pulita), le immagini inedite della motonave Rosso alla deriva e del suo interno, ma anche delle bellezze dei luoghi feriti dall’inquinamento e soprattutto ci sono le testimonianze audio e video della manifestazione di Amantea che ci raccontano di una Calabria che si ribella.
IL REGISTA – Claudio Metallo è nato a Campora San Giovanni. Ha lavorato per Al Jazeera documentary, Al Jazeera Children Channel ed ha collaborato alla prima serie della trasmissione di Raitre “Presa Diretta” di Riccardo Iacona. Ha realizzato più di trenta video tra cortometraggi e documentari. Collabora con la telestreet di Bologna, Teleimmagini. Ha scritto, montato e diretto la prima sit com del circuito telestreet (Brutti, sporchi e cattivi) in 42 puntate e la trilogia di “Rotsuma”. Collabora con varie riviste, tra cui Cultura Calabrese, Terre Libere e La voce delle voci. E` autore dei documentari Fratelli di Tav (2008), vincitore di numerosi premi, di Paisà-storie di migranti in Campania (2009) e ‘Un pagamu-la tassa sulla paura (2011) vincitore del Film festival di Ghedi e del Val Bormida Film Festival. Il documentario ha ricevuto anche la menzione speciale al Trani Film Festival.
