MILANO – Annunci tentatori che offrono trattamenti estetici non invasivi fai-da-te stanno inondando il web e attirano un numero crescente di adepti.
Ma, secondo i piu’ importanti esperti e luminari nel campo della medicina estetica a livello internazionale riuniti oggi a Milano in occasione del 14* Congresso Internazionale di Medicina Estetica Agora’-Amiest, dietro al ritocchino ”fatto in casa” a prezzo stracciato, si nasconde piu’ di un’insidia. In programma fino al 20 ottobre presso il Centro Congressi Marriott di Milano, all’evento di riferimento per gli esperti del settore viene lanciato l’allarme sulla preoccupante diffusione di trattamenti low cost a domicilio acquistati tramite Internet. Come riportato dal popolarissimo network americano Fox News stanno, ad esempio, ”aumentando rapidamente i filler autosomministrabili e acquistabili a buon mercato online. I trattamenti volumizzanti, tra i quali quelli muscolari come il Botox e il Dysport sono fra i piu’ popolari, con rischi non sono solo estetici, ma anche per la salute”. Dai filler per viso e labbra fino alle terapie per ridurre il grasso e aumentare il seno, i trattamenti reperibili online da effettuare su se stessi senza l’ausilio di un medico sono tantissimi, e si posizionano tra le pieghe della Babele di Internet, cosi’ difficile da controllare, regolamentare e limitare. Le conseguenze? ”Infiammazioni, infezioni, paralisi, vesciche, asimmetrie e, nei casi piu’ gravi, lo shock anafilattico”. ”I trattamenti estetici ”home-made’, realizzati cioe’ lontano da strutture specializzate e da mani inesperte, hanno un’altissima percentuale di rischio”, spiega Alberto Massirone, presidente di Agora’-Amiest, che precisa: ”Non solo si rischia di iniettare il contenuto della fiala nel punto sbagliato, ma, in generale, il business ”parallelo’ ha meno garanzie di sicurezza e qualita’ dei prodotti, che di rado sono certificati e controllati. Capita addirittura che i medici non riescano neanche ad individuare immediatamente il tipo di sostanza che stanno cercando di rimuovere”.
