Cosenza
Cosenza, sanità: l’Ugl diffida l’Asp sulle assunzioni non autorizzate
L’Ugl da man forte al pentastellato Sapia sul caso dei concorsi per l’Asp denunciando una sanità che versa in condizioni critiche e che vede non garantiti nientemeno i LEA
COSENZA – «L’UGL Sanità di Cosenza preso atto della “DIFFIDA URGENTE” dell ‘On Francesco Sapia del M5S, in data 20/08/2018 riguardante i 14 concorsi per l’ASP di Cosenza , perché non autorizzati dal Commissario ad ACTA Scura, intende evidenziare la Sanità Calabrese, come noto a tutti, versa in una situazione talmente critica che vede non garantiti nientemeno i LEA, creando gravi difficoltà in una regione dove quotidianamente il diritto alla salute viene calpestato». a denunciarlo è il segretario regionale Ugl Sanità Valentina Alba Battendieri. «Tali disservizi sono il risultato soprattutto di una gestione non efficace e lacunosa. La presenza di adeguate figure dirigenziali all’interno delle strutture delle Uoc garantisce l’efficacia e l’efficienza dei servizi stessi, che in questa Asp risultano carenti da più tempo.
Si evidenzia, che, l’approvazione dell’Atto Aziendale da parte del Commissario ad Acta Massimo Scura, garantiva e confermava la presenza delle figure apicali in questione. Senza l’individuazione delle quali appare chiaro l’inevitabile paralisi di tutte le altre attività, che a cascata riverbano la loro azione sul territorio.Risulta quindi paradossale la condizione verificatasi. Basti pensare che lo stesso Commissario Scura, fino a poco tempo fa ribadiva nel corso delle riunioni con le sigle sindacali, la necessaria assunzione di responsabilità da parte dei Dg delle Asp con Atto Aziendale approvato, e che l’avvio delle procedure concorsuali non era vincolato ad alcun tipo di autorizzazione. Così come per le procedure concorsuali di strutture complesse evidenziabili nei novellati DCA N 112 del 2015, DCA N 80 2016 e DCA 117 del 2017.
Si chiede, pertanto con urgenza, di procedere con coerenza e senza ostacolare oltre misura l’avvio delle procedure concorsuali delle U.O.C. che di fatto sanciscono la possibilità di adottare finalmente, un Atto Aziendale , che se pur approvato da un anno, non ha ancora avuto quei riscontri necessari per il miglioramento della sanità territoriale. Rendendo ancora una volta i cittadini calabresi vittime di un sistema che si avvale di probabili e leciti sospetti, di giochi politici, e degradanti tentativi di salvataggio di poltrone vacillanti, così come richiesto recentemente dal governo centrale.
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