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Cosenza, Marano fuori rosa: Gagliardi “s’inventa” la formazione

COSENZA – Patto di ferro. Il Cosenza visto nelle ultime due partite non è proprio piaciuto. Le due sconfitte hanno lasciato il segno, non solo sotto l’aspetto del risultato, ma, soprattutto, sotto quello del gioco. La metamorfosi kafkiana che ha caratterizzato la squadra rossoblù in appena quindici giorni

, è ancora difficile da analizzare. Troppo brutto il Cosenza visto contro il Montalto, troppo brutto per essere vero. L’undici sceso in campo domenica al San Vito è stata una squadramolle, senza idee, senza attributi, senza spina dorsale, senza anima. E tutto questo ha permesso, senza voler negare i meriti al Montalto, agli avversari di fare un “figurone”. Nessuno degli atleti rossoblù s’è avvicinato alla sufficienza. Voti bassi e giudizi negativi per tutti in pagella. Le bordate di fischi che hanno accompagnato i Lupi a fine gara, fin dentro gli spogliatoi, ne sono state una conferma, così come il bis s’è ripetuto martedì alla ripresa della preparazione. Non è servito a nulla, il volto corrucciato di Parisi e soci, per giustificare ai tifosi quella sconfitta. E non una sconfitta qualunque, ma una scivolata contro il Montalto, fra l’altro dell'”odiato” Franco de Caro, ex patron rossoblù. A rendere ancora più ingarbugliata e calda la situazione, c’ha pensato anche Andrea Marano che, forse mosso da una scatto di delusione, per quell’esclusione dall’undici titolare, ha ben pensato di manifestare il suo disappunto su Fb. Quella piccata e velenosa reazione, postata sul social network è stata una delle più lette e commentate dalla tifoseria che, non ha perso tempo, nel manifestare la sua totale vicinanza al forte centrocampista silano. Ma questta stessa protesta non è passata inosservata alla società che ha sospeso, temporaneamente, Marano, mettendolo fuori rosa dalla prima sqaudra e relegandolo a “punta di diamante” della Juniore di Brunello Trocini. Le scuse di Marano e il chiarimento con l’allenatore, avvenuto durante un sereno faccia a faccia negli spogliatoi, non è servito a far rientrare il caso. L’assenza di Marano, si accumula ad altri stop forzati, come Bruno e Parenti, fermati per un turno dal giudice sportivo, “Biccio” Arcidiacono, ancora ai box per un infortunio, il colored Gassama, anche lui alle prese con noie muscolati, il difensore Scigliano, costretto a fermarsi a lungo, e il pipelet sloveno Flrez che, dopo le amnesie di Messina e gli errori nella stracittadina, domenica si accomoderà in panca, per ricaricare le batterie e “resettare” mentalmente le critiche piovutegli addosso come macigni. Senza dimenticare che domenica si viaggia alla volta di Paternò. I siciliani, distanti un solo punto in classifica dai Lupi, cercheranno di fare bottino pieno, sfruttando il fattore campo. Gagliardi, seppur con problemi di formazione, non è tipo da abbattersi. L’allenatore, dopo aver ottenuto il rinnovo della stima e della fiducia da parte della società e dell’area tecnica e aver affrontato i tifosi per un chiarimento sulle scelte tecniche effettuate e sui perchè di quella squadra “sgonfia”, sta chiedendo ai suoi massima applicazione e altrettanta dose di concentrazione. Si aspetta una reazione d’orgoglio e di cuore dai suoi giocatori, non solo per ricucire lo strappo con la piazza ma anche per non perdere contatto con la vetta. Il distacco dal primato in classifica non è così incolmabile. Basta solo non sbagliare più, se l’obiettivo dei Lupi è la promozione diretta. Certo, per vincere un campionato, serve la squadra. E, essendo sinceri, il Cosenza non ha uno squadrone, in grado di “ammazzare” il campionato. Lo stesso Gianluca Gagliardi, sia domenica sera, sia in altre occasioni, non ha fatto mistero che se la sua squadra gioca con la mentalità del collettivo nasconde i limiti tecnici e caratteriali di alcuni elementi, soprattutto tra gli under, ma se la regola dell’indiviadualismo sovrasta l’idea di squadra, il giocattolo si sfalda e la conseguenza è sotto gli occhi di tutti. La squadra intanto merita di essere puntellata. Di buobne occasioni in giro, giurano gli addetti ai lavori, non ce ne sono. Gli “scarti” delle altre squadre non servono. I ben informati dicono che sulla lista di Stefano Fiore e Aristide Leonetti, responsabili dell’area tecnica, qualche nome evidenziato c’è. Per il momento l’unica anticipazione riguarda un pour parler con l’ex Longobardi, e un abboccamento con Michele Di Piedi, attualmente al Milazzo ma con poche apparizioni in campo dal primo minuto. Il centravanti sarebbe felice di arrivare a Cosenza. Per il momento ci sono dei contatti, a breve se ne potrebbe sapere di più.

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