Cosenza
Sgomberi in città: il Comune applica la legge ma sui social si scatena la solidarietà
Occhiuto e Santelli replicano ai pentastellati e promettono “niente sconti a nessuno”, e in città tutti si stringono attorno a senza casa e il tam tam si sposta sui social #CosenzaResiste
COSENZA – “Il Comune applicherà la legge dello Stato”. Lo dichiara il vice sindaco di Cosenza, onorevole Jole Santelli, replicando alla nota dei parlamentari M5S che questa mattina hanno incontrato il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao a proposito dei previsti sgomberi relativi agli stabili di via Savoia e dell’ex hotel Centrale. “Sulla base dell’articolo 11 del decreto Minniti – precisa Santelli – il Prefetto valuterà le persone che necessitano di assistenza e sulla base della valutazione, per quanto di competenza, il Comune provvederà nel merito. Non si comprende la posizione espressa dai parlamentari del Movimento 5 Stelle che sembrano sollecitare la Prefettura a considerare tutti gli occupanti soggetti da tutelare a prescindere dai criteri indicati dalla legge e meritevoli quindi di ‘saltare qualsiasi graduatoria’.
Chi occupa abusivamente un alloggio, secondo questo ragionamento – aggiunge Jole Santelli – dovrebbe quindi essere premiato rispetto a chi ne ha davvero i titoli. Non è questo che stabilisce la legge ed il Comune aspetta le valutazioni degli organi competenti per assumere i provvedimenti che saranno ‘ordinati’ in merito. Alcuni parlamentari grillini a Cosenza – chiosa poi – si schierano senza se e senza ma a favore di chi occupa abusivamente. Pretendono che sia privilegiato di contro a chi in graduatoria attende da anni l’assegnazione di una abitazione. Mi piacerebbe sapere se questa è la linea del Movimento a livello nazionale e se la Lega ed il ministro competente Matteo Salvini abbiano la stessa posizione. Ne dubito assai”.
Il sindaco Mario Occhiuto, da par suo, tiene a ricordare che il Comune in questi anni ha svolto un’azione incisiva riguardo l’emergenza abitativa, collaborando sempre con la Prefettura e dialogando con tutti i soggetti interessati, proprio al fine di risolvere le questioni emergenziali. “Abbiamo esteso la graduatoria del contributo per l’emergenza abitativa a tutti gli aventi diritto con fondi di bilancio comunale – rammenta – nel mentre invece la Regione tagliava i fondi ai Comuni. Cosenza è l’unica città in Calabria a garantire il contributo. Questo – sottolinea Occhiuto – perché riteniamo che si tratti della modalità giusta. In passato sono state costruite zone-ghetto di edilizia popolare che oggi creano problemi di sicurezza urbana e sociale. Noi siamo convinti che le abitazioni debbano essere diffuse per la città assicurando agli aventi diritto una casa in un contesto sano con un mix funzionale che risulta più utile per un percorso di inclusione sociale”.
Stefano racconta sui social:
«Sono cresciuto all’interno delle occupazioni, mi hanno reso quello che sono e quello che penso.
Un occupazione non è l’apertura di una porta, ma l’apertura di un nuovo mondo. Abbiamo visto uomini e donne nascere e morire, abbiamo condiviso gioie e dolori. Ci siamo confrontati e scontrati. Tutto ciò camminando insieme, una comunità in lotta e fuori da questo tempo relegato a individualismo, selfie e discussioni virtuali. Gli sgomberi non sono atti coercitivi e basta, gli sgomberi possono essere pietra tombale di esperienze bellissime o nuova linfa per nuove lotte. Comunque vada ci troverete sempre lì, dalla parte degli ultimi, sulla cattiva strada.
#COSENZARESISTE
Ferdinando scrive:
«Se ieri poteva esserci qualche perplessità, oggi non ce ne sono più. Tra 10 giorni esatti le occupazioni di via savoia e dell’hotel centrale verranno sgomberate con o senza soluzioni. Eppure sono mesi e, in questi giorni ancor di più, che diamo delle soluzioni concrete alle istituzioni, ma è evidente che in questa città il problema non si vuole risolvere. E allora ecco che dopo un inverno dove le occupazioni hanno fatto comodo a tutti, associazioni, cooperative e questura che nei mesi del freddo hanno più volte chiesto aiuto ai due stabili illegali, Oggi invece si preferisce passare alle maniere forti e in un sol colpo si vuole spazzare via due esperienze belle della nostra città. Si perché in questa città gentile padre e figlia possono fare piovere e scampare nell aterp, pallaria può continuare a supportare i suoi amici palazzinari dalla cittadella regionale, e la procura su tutto questo tace, la sentenza sullaterp di Cosenza ce la ricordiamo tutti. A spagnuolo preme ristabilire la legalità verso il basso .
E ancora oliverio e il pd che vanno a salutare il feretro del povero ragazzo ucciso a San Ferdinando e poi si rifiutano di parlare agli occupanti di casa che da tempo chiedono incontri per trovare soluzioni immediate. Oppure le pressioni di un inetto come MAscherpa che sbandiera legalita e poi lente di cui è commissario e il piu corrotto di tutti. E ancora occhiuto e l’amministrazione pronti a farsi sponsor della solidarietà con le nostre parole d’ordine e poi rimanere inermi di fronte alla prossima piazza indipendenza in salsa bruzia. È un triste film di una città del sud in preda a corruzioni e ipocrisie, dove ci si indigna per i marciapiedi e poi difronte a un sopruso come quello che avverrà rimane silente.
Beh è inutile dirlo ci vorrebbe un moto di dignità in tutti noi, in tutti quelli che si dicono essere per l’uguaglianza la democrazia la dignita delle persone, bisogna uscire dallenunciazione e entrare nel concreto e contrastare tutti insieme un sistema che non può più essere accettato. Cosenza non merita di rivedere le scene di piazza indipendenza o del 15 maggio del 2015 a corso Mazzini, bisogna evitarlo se vogliamo che le nuove generazioni vivano in una città migliore, dove non ci sono differenze, dove la dignità della persona è al primo posto. Cosenza ribellati, è arrivato il momento.
E in tanti…e il numero cresce in queste ore postano selfie sul social network Facebook con #CosenzaResiste, in nome di quel diritto che rende tutti uguali.
Social