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Concordia, Schettino disse: acqua piatta, gettare lance

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Concordia, Schettino disse: acqua piatta, gettare lance

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GROSSETO – (TMNews) – “Stiamo imbarcando acqua, penso che possiamo iniziare a mettere le lance, tanto l’acqua è calma piatta”: circa tre quarti d’ora dopo l’urto con gli scogli dell’isola del Giglio, per il comandante Francesco Schettino, che sta parlando con la Capitaneria del Porto di Livorno, è arrivato il momento di far scendere i passeggeri dalla Costa Concordia, naufragata il 13 gennaio. “E poi Dio ci pensi”, aggiunge Schettino, che si riferisce all’inizio delle operazioni di evacuazione. L’acqua del mare è comunque “calma piatta”, il comandante ritiene cioè che non ci siano problemi per far calare le scialuppe: “non abbiamo problemi, dobbiamo solo mettere i passeggeri a mare, se ci mandate dei mezzi per cortesia…e con molta velocità”. Questo passaggio delle registrazioni audio in plancia di comando non è trascritto alla lettera dai periti del Gip, ma solo sintetizzato, in risposta al Quesito 40 sulle “comunicazioni alle competenti Autorità costiere”. A p. 237 della relazione tecnica, ne sono riportate le frasi ritenute più significative per la ricostruzione di quei concitati momenti. Una differenza sottolineata dalla difesa dell’ex comandante della Concordia, nel terzo giorno dell’incidente probatorio, al Teatro Moderno di Grosseto. Oggi è infatti la volta dell’esame delle registrazioni audio della scatola nera.

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