Italia
La ‘ndrangheta di Cutro in Emilia, sequestrati beni per otto milioni
Nuovo colpo ai patrimoni dei clan attivi in Emilia. Sequestrati beni per otto milioni di euro tra società e conti in Italia, ma anche in Romania e Bulgaria
BOLOGNA – I militari del Comando Provinciale Carabinieri di Modena, in collaborazione con i Carabinieri di Crotone, hanno eseguito un provvedimento di sequestro, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Reggio Emilia, su richiesta della Dda di Bologna, nei confronti di Carmine Sarcone (nel riquadro) e dei suoi fratelli Nicolino, Gianluigi e Giuseppe Grande.
Il 23 gennaio scorso Carmine Sarcone era stato arrestato a Cutro, essendo indagato per associazione di tipo mafioso in quanto ritenuto elemento di vertice dell’associazione ‘ndranghetistica emiliana autonomamente attiva in Emilia collegata alla cosca Grande Aracri di Cutro ed attuale reggente del gruppo Sarcone.
Le successive indagini, dirette dal Procuratore Distrettuale Giuseppe Amato e dai sostituti procuratori Marco Mescolini e Beatrice Ronchi, hanno consentito di far emergere la capacita’ del clan di realizzare una pervasiva infiltrazione nel tessuto economico nazionale ed estero attraverso la costituzione di societa’ attive nei settori edile e immobiliare, alcune delle quali fittiziamente intestate a prestanome ma gestite dai Sarcone. Le societa’ sono state sottoposte a sequestro insieme a conti correnti, un complesso immobiliare a Cutro e ad un’autovettura Audi A6. Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a circa 8 milioni di euro.
Social