Comuni e Parco Nazionale della Sila affiancano Rovito nel ricorso al Tar contro il rinnovo dell’Aia del 2014. Mercoledì 28 udienza al TAR
CELICO (CS) – “Quando nel 2014 si tennero le conferenze dei servizi per decidere se ci fossero le condizioni per rinnovare per altri 10 anni l’Autorizzazione Integrata Ambientale, per permettere alla MiGa di sversare rifiuti nei nostri boschi e per lavorare materiali putrescenti, inondando la Presila di puzza pestilenziale, il Parco Nazionale della Sila non fu invitato e l’allora Sindaco di Celico fornì parere favorevole. Oggi – ricorda il Comitato Ambientale Presilano – le condizioni sono completamente cambiate. Infatti, al ricorso del Comune di Rovito, presentato al TAR contro il rinnovo dell’AIA, si sono aggiunti i Comuni di Spezzano della Sila, Lappano e cosa ancora più importante quelli di Celico e il Parco Nazionale della Sila. Nel frattempo anche il Dipartimento Ambiente ha certificato che il rilascio non tenne contro di condizioni oggettive, tanto è vero che ha decretato la sospensione dei conferimenti, prima per 90 giorni e poi per altri 60. Ed ha anche imposto nuove prescrizioni, rafforzando l’ipotesi che l’AIA non andava né rilasciata e né rinnovata. Ci sono pertanto tutte le condizioni affinché il TAR accolga la richiesta di annullamento del dispositivo del Dipartimento Ambiente della Regione che rinnova l’AIA sino al 2024. Attendiamo pertanto con fiducia la decisione del Tribunale Amministrativo senza abbassare la guardia. Dopo aver riscoperto il gusto di respirare aria pura la Presila non sarà disposta a tollerare il ritorno a pratiche illegali”.
