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Protesta tute gialle a Cosenza, positivo l’incontro in Prefettura. Sarà erogato lo stipendio

L’incontro in prefettura è andato a buon fine: tra domani e dopodomani il pagamento del mese di gennaio. Così hanno promesso la sorella di Guarascio e la dirigente Scalise, presenti alla riunione con i funzionari della prefettura Turco e Rovito. Gli operai “noi non vogliamo aver nessun rapporto con il comune di Cosenza, non siamo loro dipendenti”. Dopo le rassicurazioni avute dall’azienda gli operai domani riprenderanno il regolare servizio 

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COSENZA – Stamattina, in modo assolutamente pacifico, decine di operai si erano recati davanti la Prefettura di Cosenza per protetare contro i ritardi di Ecologia Oggi nell’erogare gli stipendi (LEGGI QUI ) perchè, a loro dire, l’azienda avrebbe comunicato che il Comune non aveva ancora emesso la rimessa del mese. Questa mattina l’incontro avvenuto proprio negli uffici di Via Tagliamento, ha dato esito positivo. Domani, massimo giovedì, sarà erogato lo stipendio di gennaio. A comunicarlo la sorella del presidente Eugenio Guarascio e la dirigente di Ecologia Oggi Rita Rachele Scalise, presenti alla riunione avvenuta con i funzionari della prefettura Turco e Rovito. E le tute gialle raccontano alla fine dell’incontro dichiarano: «Abbiamo definito una volta per tutti che noi non vogliamo aver nessun rapporto con il comune nel senso che se il comune paga all’azienda va bene ma se c’è un ritardo è un problema dell’azienda. L’azienda si deve fare carico del ritardo aziendale e non dire che è dovuto al pagamento del Comune, perché noi non siamo dipendenti del Comune».

In un primo momento l’azienda ha tentato di bacchettare i lavoratori riprendendoli sui cinque giorni di ritardo rispetto alla normale scadenza del pagamento degli stipendi. Pronta la replica delle tute gialle: «Non sono cinque giorni. Vi ricordiamo che il mese di dicembre lo avete pagato il due febbraio. Quindi noi stiamo lavorando due mesi per percepirne uno» E sulle assemblee che dalla direzione di Ecologia Oggi hanno dichiarato illegittime «Le nostre assemblee non sono illegittime. E’ un nostro dovere anche richiamare i nostri diritti perché se noi ci riuniamo in assemblea è proprio per non lavorare più due mesi ed essere retribuiti uno come è già successo. Perché tutti i dipendenti hanno avuto e avranno difficoltà se dovesse accadere di nuovo. Tutti siamo famiglie monoreddito. Viviamo solo con uno stipendio e non possiamo essere pagati una volta ogni due mesi. Non sono proteste inutili le nostre».


L’azienda ha promesso che eviterà che questi problemi finanziari con il Comune si ripercuotano sugli operai e di versare nelle date prestabilite da contratto gli stipendi, anche nell’eventualità che il Comune non paghi la rimessa nell’immediatezza. Una piccola tregua che ci si augura sia rispettata anche il mese prossimo alla data di scadenza del pagamento degli stipendi. Le tute gialle rimangono in guardia e raccontano delle loro difficoltà: «il mese scorso c’è stato il conguaglio. Il più alto stipendio che abbiamo preso sono 1300 euro. Ci sono state persone che hanno preso 970 euro, mille euro. Come si campa due mesi con 800 – 1000 euro. Paghi affitto, bollette arretrate di luce e telefono, come sfami moglie e figli?»

Dall’azienda hanno domandato se non ci fosse qualcuno che strumentalizzasse di operai. Immediata la loro replica: «Le strumentalizzazioni sono i nostri figli, le nostre bollette, e tutti i debiti che abbiamo che non possiamo pagare puntualmente perché Ecologia Oggi non ci paga perché siamo stati protestati come cattivi pagatori non per colpa nostra ma perché l’azienda non paga. Non è che noi non vogliamo venire incontro all’azienda, ma ad una finanziaria non posso andargli a dire Ecologia oggi non mi ha pagato e non posso pagarti la luce». Le tute gialle comunicano alla città che dopo le rassicurazioni avute dall’azienda durante un incontro avuto in prefettura riprendono i servizi nella giornata di domani, chiedendo anche scusa ai cittadini per il piccolo disguido e disagio creato, ma non è stato voluto. Le assemblee che si sono tenute e che hanno comportato il mancato ritiro hanno fatto sì che venissero rispettati i diritti visto che i lavoratori espletano ogni giorno il proprio dovere. Non è stato un disagio creato da noi ma voluto sia dall’azienda che dall’amministrazione comunale. Solidarietà dalle tute gialle al collega Crocco che durante il corteo verso la prefettura ha avuto un malore ed è stato trasportato in ospedale.

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