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Plinius 2, l’egemonia dei Muto sul Tirreno cosentino (FOTO ED INTERCETTAZIONI)

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Plinius 2, l’egemonia dei Muto sul Tirreno cosentino (FOTO ED INTERCETTAZIONI)

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SCALEA (CS) – ”Adesso che intenzioni hai con la tredicesima, vuoi fare come per la quattordicesima? Te li vuoi tenere?”.

Anche i dipendenti di un supermercato pare fossero tenuti a pagare il pizzo sulle proprie buste paga. Se ufficialmente lo stipendio ammontava a mille euro, il lavoratore ne avrebbe percepito 500. Il resto serviva a pagare le spese legali ai sodali del clan Valente – Stummo, cellula della cosca Muto di Cetraro. Proprio da Cetraro venne deciso quale delle due famiglie dovesse prevalere sull’altra. Con un eclatante pestaggio nel centro scaleota ai danni di Pietro Valente, all’indomani dalla scarcerazione di Luigi Muto fu ristabilito l’ordine sancendo il potere degli Stummo. Un’alternanza che dagli anni Ottanta soggioga l’intera economia dell’Alto Tirreno cosentino dalla distribuzione del pane sino agli appalti pubblici per finire con le aste giudiziarie. Tutto in mano alle ‘ndrine. Anche i piccoli esercizi commerciali a conduzione familiare e l’intero comparto dei villaggi turistici da Praia a Mare sull’intero territorio di ‘competenza’. 

 

Il potere del clan Muto, resta saldo. Induscutibile. Dopo un anno di commissariamento ad oltre 22 mesi dall’arresto, con l’operazione Plinius, di buona parte della giunta comunale di Scalea insieme ad altri esponenti della ‘ndrina Valente – Stummo, sindaco incluso, nulla è cambiato. La ‘ndrangheta si rigenera velocemente a queste latitudini ed assoggetta l’intera comunità. A 360 gradi. Gli elicotteri all’alba di stamane hanno animato i cieli di Scalea, mentre le volanti ne invadevano le strade. Ventuno in tutto gli arresti. A cadere tra le reti di Plinius 2 che accende i riflettori sui condizionamenti e le pressioni in tutti i comparti economici della cittadina sono stati: Ferdinando Aliberti, Ettore Arcuri, Maria Francesca Bloise, Luca Carrozzini, Giuseppe Crusco, Francesco De Luca, Luigi De Luca, Anthony Johnny Della Montagna, Edone Esposito, Emilio Iacovo, Francesco Saverio La Greca, Gian Claudio Lombardo, Giuseppe Misiano, Rodolfo Pancaro, Cantigno Servidio, Alvaro Sollazzo, Alessandra Stummo, Alessandro Stummo, Mario Stummo, Carmelo Valente e Luigino Valente.  

 

Alcuni episodi mettono in luce la pervasività dell’attività estorsiva dell gruppo criminale. In particolare quando Ettore Arcuri con Giuseppe Misiano per indurre un uomo a non partecipare all’asta per accapparrarsi 38 lotti facenti parte del complesso immobiliare del condominio Edil Blu di Scalea prima di aggredirlo selvaggiamente lo avrebbero minacciato dicendogli: ”Comprateli tutti gli appartamenti. Fai poco u’ strun.. non hai capito chi sono. Ti faccio vedere io”. Poi l’uomo sarebbe stato afferrato per la gola e sbattuto ripetutamente ad un muro per essere colpito dai due con pugni al volto. Metodi che si ripropongono anche nelle trattative con i commercianti. Al titolare di un negozio di casalinghi infatti Alessandro Stummo si rivolge senza mezzi termini: ”Se non cacci 20mila euro, non aprire più”. Le minacce di Giuseppe Crusco all’indirizzo di un altro scaleota sono ancora più chiare: ”Se io voglio farmi cinque anni ti do’ una coltellata allo stomaco, se me ne voglio fare quindici ti do’ una coltellata alla gola”.

 

E’ inoltre da evidenziare come entrambe le fazioni avessero dei rappresentanti all’interno del consiglio comunale generando, nonostante i contrasti interni, validi accordi per la gestione dei propri interessi all’interno del Comune, accordandosi sulla spartizione dei compensi derivanti da accordi corruttivi o sulle ditte che si aggiudicavano gli appalti pubblici. In un’intercettazione ambientale captata a fine agosto all’interno della sala colloqui della casa circondariale di Civitavecchia tra Roberto Cesareo e i propri familiari si chiarisce l’agghiacciante situazione che sono costretti a subire i dipendenti dei supermercati Aldel facenti capo alla società Calabra Distribuzione S.R.L., presi di mira dal clan.

 

Cesareo Roberto – Ma come stanno andando i supermercati?

Cipolla Sandra – Bene! Loro stanno andando meglio di tutti!

Lucieri Nicola – … 1.300 euro questo mese!

Cesareo Roberto – Che quello dopo glieli cerca!
Lucieri Nicola – Ehh… già…
Cesareo Carmelita – Erano andati!

Lucieri Nicola – Solo Gill Daniel glieli ha dati … ma gli altri no!

Cipolla Sandra – Nessuno!!
Cesareo Roberto – Noo! E che …
Lucieri Nicola – Nessuno!

Cesareo Carmelita – Anche perché poi no … l’idea prima era stata … (ndr. la donna fa gesto con le mani per indicare qualcuno lontano) e della moglie del … però erano andati solo a Belvedere … evidentemente poi lo ha saputo …

Cipolla Sandra – La compagna!

Cesareo Carmelita – … lo ha saputo la compagna ed è andata a Cetraro (ndr. al punto vendita di Cetraro) e quindi poi insomma fatto sta … ma chi te lo ha detto … chi non te lo ha detto …”Ma

come avete fatto a saperlo a Cetraro se noi siamo andati solo a Belvedere?!” . Qua e là comunque fatto sta che è venuto fuori che si volevano fregare a vicenda e quindi poi la direzione ha mandato una lettera … che si erano sentite voci di corridoio che così … così … che nessuno doveva fare niente e che nessuno doveva dare niente!

Cesareo Roberto – La direzione chi … proprio …

Cesareo Carmelita – Da Scalea!
Cesareo Roberto – E quindi se li devono tenere? Ma se li conservassero che quello dopo glieli cerca, te lo dico io!
Cipolla Sandra – E le tasse?
Cesareo Carmelita – Eh! Le tasse che ci pagano i dipendenti …
Cipolla Sandra – Scusami! Anche perché … E poi dai Robè!

Cesareo Roberto – E lo so e intanto che doveva fare ehh… scusami… prima di andare però dicevano “Qualsiasi cosa … qualsiasi stipendio” e dopo …
Cesareo Carmelita – E sì ho capito Robè però…! “
Lucieri Nicola –  Zì … Gill Daniel lo sai quanto ha preso questo mese? Gill Daniel! Tremila e passa euro!
Cesareo Carmelita – Ma c’era pure il rimborso del 730!
Cipolla Sandra – Quattordicesima!
Lucieri Nicola –  Quattordicesima … tredicesima, quattordicesima …

Cipolla Sandra – … che non gli hanno mai dato! E chi ci lavora da tanti anni?
Cesareo Carmelita – Sì ma lascia stare la quattordicesima ma dagli anche uno stipendio più adeguato … tu li fai lavorare come cani …

Cesareo Roberto – Si però glielo aveva detto … beh comunque … Ma dov’è a Melfi? A Melfi? Pure quello che aveva il negozio sotto casa di mamma è a Melfì?

Cesareo Carmelita – No là ( ndr la donna contestualmente fa segno con la mano ad indicare un luogo lontano)
Cesareo Roberto – A Torino!
Cipolla Sandra – Ho detto ma una cartolina gliela devo scrivere a Francesco? O no… secondo te? 

Cesareo Carmelita – ( ndr la donna fa segno di no con la mano)

Cesareo Roberto – ( ndr. scuote il capo)

Cesareo Carmelita – Ma sei scema! 

Cipolla Sandra – E va bene.

 

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