L’azienda dovrà restituire oltre cinque milioni di euro di fondi pubblici percepiti illegittimamente
COSENZA – Non aveva più alcun contratto eppure ha continuato a fornire servizi. L’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza rende noto che la Corte di Appello di Catanzaro ha definitivamente rigettato l’appello proposto da Centri Assistenziali Monsignore Oliveti s.r.l. contro la sentenza resa dal Tribunale di Cosenza del 2016. La società è stata quindi condannata a restituire la somma di 5.276.183,74 euro oltre agli interessi e la rivalutazione monetaria (circa due milioni di euro). Il compito di difendere l’Asp di Cosenza in appello è stato affidato all’avvocato Giampaolo Raia che è riuscito ad ottenere la liquidazione delle somme illegittimamente percepite in dieci anni, dal 2002 (anno in cui il contratto non fu rinnovato) fino al 2012 (anno in cui la Centri Assistenziali viene citata di giudizio). La casa protetta per disabili mentali, secondo i giudici, dovrà ridare all’Asp di Cosenza tutto il denaro con il quale è stata per anni pagata per i servizi erogati senza alcun titolo. La struttura, Casa Protetta Spirito Santo, si trovava a Cotronei, territorio prima di competenza dell’USL di Rossano.
