Area Urbana
Falsetta su Agenzia delle Entrate Cosenza: “dobbiamo chiamare Striscia la Notizia?”
L’associazione “Bene Comune Calabria” ha diramato una nota alla luce dello scandalo sollevato qualche giorno fa da “Striscia la Notizia” sui controlli pilotati dai dirigenti delle Agenzie delle Entrate sui valori degli immobili a danni dei contribuenti
COSENZA – A pagarne le spese sono sempre e solo i contribuenti costretti a pagare somme altrimenti non dovute per far salire, a fine anno, i premi di produzione dei dirigenti dell’Agenzia delle Entrate. Lo scandalo sollevato nei giorni scorsi da Striscia la Notizia, sembra fare da eco a quanto accaduto di recente a Cosenza ai danni di un giovane contribuente, che si è visto recapitare da parte della Direzione Provinciale – Ufficio Territoriale dell’Agenzia delle Entrate di Cosenza un atto di accertamento riguardante un locale ad uso commerciale situato in Via Piave e acquistato nell’anno 2015. E’ quanto dichiara in una nota l’Avv. Filomena Falsetta ( in foto a Sinistra), Presidente dell’Associazione Bene Comune Calabria nonché legale del contribuente.
Un accertamento partito da un valore di € 147.335,31, per un totale di imposte, interessi e sanzioni pari ad € 13.313,78 e poi rettificato in € 79.500,00, per un totale di imposte, interessi e sanzioni pari € 7.078,09, e, tutto questo, in assenza di alcun criterio logico tale da poter giustificare un più basso valore anziché l’annullamento del provvedimento. Difatti, negli atti formulati dall’Agenzia delle Entrate, non v’è alcun elemento idoneo a dimostrare la suddetta variazione del valore accertato, avendo, per giunta, la stessa affermato, nei relativi atti, di non considerare le prove fornite dal contribuente, ossia né la perizia giurata, né la documentazione fotografica prodotta e attestante lo stato di degrado dell’immobile al momento dell’acquisto, né l’atto notarile di compravendita, né l’atto di mutuo per l’acquisto del locale, nè tantomeno le fatture fornite dal contribuente, ragion per cui non si comprende quali elementi codesto Ufficio abbia adottato nelle operazioni di calcolo, il cui esito è sfociato inspiegabilmente in un minor valore dell’immobile anziché nell’annullamento dell’atto in questione.
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