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Alloggi popolari: Pino Gentile coinvolto nel turbinio delle inchieste partite dalla denuncia del costruttore Gatto

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Alloggi popolari: Pino Gentile coinvolto nel turbinio delle inchieste partite dalla denuncia del costruttore Gatto

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COSENZA – L’ex assessore ai lavori pubblici della Regione Calabria, secondo gli inquirenti, avrebbe consentito che Florio e Spataro entrassero nella commissione tecnica che annullò il bando vinto dalla Edilparco e dalla Gatto Costruzioni.

Il cosentino Pino Gentile, attuale vicepresidente del consiglio regionale, “in concorso morale e materiale con Laganà – si legge nei documenti della Procura di Catanzaro – in manifesta violazione della legge avrebbe procurato intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale all’avvocato Spataro e al professore Gaetano Florio, ordinario all’Unical di Cosenza, nominati come componenti esterni permanenti della Consulta tecnica regionale, in assenza di un pubblico concorso, omettendo di invitare altri concorrenti compatibili”. Lo stesso Gentile si sarebbe inoltre adoperato per annullare il primo bando per la costruzione di nuovi alloggi di edilizia sociale, già aggiudicato, per indire a poco tempo di distanza una nuova gara per l’affidamento dei finanziamenti regionali tra i cui vincitori risultano esservi le società cooperative Casabella, Rinascita, Valentina, Il Parco, l’impresa Sannilo, la Finanziaria F.lli Dodaro, la Cofer e la Poggio Verde.

 

Quest’ultime, escluse dalla prima gara, si aggiudicarono dopo il ‘rimpasto’ i lavori. Ad attribuire loro la commessa fu una commissione composta da esterni nominati dal dirigente generale alle infrastrutture e ai Lavori pubblici Giovanni Laganà  a cui è stata notificata ieri l’iscrizione nell’albo degli indagati. Nomine ufficializzate solo alcuni mesi dopo sul Burc, ovvero quando il nuovo bando era già stato annullato e il nuovo riformulato in maniera tale da far rientrare anche le ditte non iscritte all’albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione, come, appunto, quelle che risultarono poi esserne vincitrici. Insieme a Laganà la magistratura ha disposto l’interrogatorio di Umberto Nucara, direttore generale del dipartimento Personale, il quale avrebbe allontanato dall”affaire edilizia popolare’ alcuni dirigenti del settore per inserirvi lo stesso Laganà e Capistro i quali provvedettero a stilare il nuovo bando. Giuseppe Gentile, al contrario dei suoi ‘colleghi’ di Giunta indagati in un altro filone d’inchiesta relativo al suddetto appalto insieme a Giuseppe Scopelliti, ad oggi, pare però non aver ricevuto alcun avviso di garanzia. 

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