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Gagliardi: «I complimenti? Avrei preferito i punti»
MESSINA- Festival del gol. Messina-Cosenza è stata una partita spettacolare. Cinque gol, due squadre in ottima forma, ottime trame di gioco. In sala stampa, al termine del triplice fischio finale, le facce sorridenti sono quelle dei padroni di casa che, acciuffano la vittoria sui titoli di coda.
Il volto di mister Rando racconta l’entusiasmo dei peloritani.
«I ragazzi sono stati splendidi, non hanno mai mollato, hanno giocato la partita che abbiamo preparato in settimana. E’ una vittoria che non vale tre pujnti, ne vale molti di più, soprattutto perchè conquistata contro una grande squadra come il Cosenza. E’ì stata una partita bellissima che ha fatto vedere come anche in campi inferiori si può vedere il bel calcio. Complimenti al Cosenza perchè ha una formazione di prim’ordine. Noi non ci dobbiamo montare la testa. Abbiamo vinto e fatto il nostro dovere. Il nostro obiettivo è quello di fare più punti possibili e vincere contro chiunque, mettendo in campo questa mentalità». Pietro Arcidiacono è invece il volto della delusione. «Il Città di Mssina si è dimostrata forte. Noi perdiamo una partita, per quei minuti di follia che hanno condizionato la gara. Questa sconfitta non deve essere vissuta come un dramma, ma comne una lezione da cui trarre tesoro. Non è possibile lasciare punti preziosi come oggi. Sul 2-2, ci siamo troppo rilassati, forse convinti che la patita fosse finita. Noi eravamo stanchi, loro invece molto più carichi. Pensiamo alla sconfitta di oggi già da stasera,analizzando gli errori commessi».
Il forte attaccante rossoblù ha voglia di andare via, quella stessa voglia di cancellare questa bruciante sconfitta. Per fortuna indolore. A pochi metri da Arcidiacono, c’è Gianluca Gagliardi. Il mister silano, è circondato dagli addetti ai lavori. Tutti gli fanno i complimenti per la sua squadra, evidenziando come il suo Cosenza è uscito tra gli applausi del Celeste. «Fa piacere ricevere i complimenti, peccato, però, che le belle parole non facciano punti. Dobbiamo imparare a gestire meglio le partite, migliorando di settimana in settimana, anche a concretizzare la tanta mole di lavoro che creaimo, mettendo la palla in rete. Sono troppe le occasioni da rete che manchiamo. Ora se avessimo concretizzato meglio quello che abbiamo creato, saremmo qui a raccontare un’latra partita. Questa sconfitta deve essere analizzata bene. Dobbiamo lavorare meglio».
Anche Stefano Fiore dice la sua. «Dobbiamo migliorare, sul piano tattico e sul piano nervoso. Non è l’occasioni per fare processi. Il campionato è ancora lungo e pieno d’insidie». Il direttore sportivo dei Lupi, simbolo della rinascita della pedata cittadina, non si limita solo all’analisi della partita, ma ava anche ad affrontare, sollecitato dalle domande dei cronisti, la situzione societaria. «L’atmosfera all’interno della società è leggermente cambiata rispetto allo scorso anno. Si parla poco, si evita di condizionare la tranquillità della squadra e alimentare voci di corridoio che hanno solo il potere di disturbare e disorientare. Certo, dire che è una società completamente guarita è un azzardo. Ci sono delle determinazioni che vanno prese e discusse all’interno, ma siamo sulla strada giusta. Torno a ripetere, meglio parlare di calcio giocato che non di calcio parlato».
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