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A Castrolibero l’inaugurazione del progetto ”Orti Solidali”, destinato agli over 65 per favorire la socialità
CASTROLIBERO (CS) – Saranno inaugurati mercoledì 18 febbraio alle 10:30, presso C.da Motta a Castrolibero (spazio Pianeta Casa), i primi orti urbani realizzati nell’ambito del progetto “Orti Solidali”.
Il progetto è finanziato dall’UniCredit Foundation e dall’Anteas, Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà di Cosenza. Saranno presenti alla conferenza di presentazione Benito Rocca, presidente Anteas, Giovanni Greco, sindaco di Castrolibero, Dino Filippelli dell’Associazione Sirio Italy, concessionario del fondo e la Dott.ssa Anna Cravero, referente UniCredit Foundation. Nel corso dell’iniziativa saranno illustrate le modalità di attribuzione, le regole di utilizzo e tutte le indicazioni necessarie per vivere in socialità un esperimento agricolo nuovo per il territorio e per i suoi abitanti. Gli orti implementati saranno assegnati gratuitamente a cittadini preferibilemente over 65, con l’obiettivo di favorire un utilizzo di carattere sociale idoneo a contrastare la solitudine e l’isolamento sociale negli anziani, incidendo positivamente sull’active ageing con attività all’aria aperta, con momenti relazionali e incontri intergenerazionali in cui riscoprire il proprio potenziale umano e lavorativo da impiegare nella costruzione di reti sociali e solidaristiche. “L’esperienza ci insegna – dichiara il Presidente Rocca – che il ritmo naturale della vita contadina, il lavoro fisico, il contatto con le piante hanno un effetto sociale benefico. L’inserimento di un anziano in un progetto di agricoltura sociale permette di portare un beneficio di cura alla persona, anche sul piano psicologico, offrendo così una risposta completa ai bisogni dell’utente. L’attività dell’agricoltura permette agli anziani – spesso soli e emarginati – di seguire un percorso nel suo divenire e nel suo compiersi completamente: è possibile seguire tutto il processo di produzione, dalla semina alla raccolta, fino alla vendita del prodotto. L’insieme di tutti questi elementi, la relazione personale intensa e qualificata, il contatto con la natura, la realizzazione di un lavoro completo con la soddisfazione di un “raccolto”, permettono un approccio positivo e completo sul piano del benessere bio-psico-sociale, che pochi altri ambienti possono offrire. In agricoltura è possibile, infatti, sperimentare per la persona una relazione diretta ed immediata tra azione ed effetto: “se una pianta si secca è perché non è stata accudita”. Con questa prima iniziativa, invitiamo i cittadini e gli anziani in prima persona a raccogliere la nostra istanza e a candidarsi per l’assegnazione di un orto, pronto per essere coltivato”.
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