Area Urbana
Bancarotta fraudolenta, scarcerato il politico-imprenditore cosentino
Mimmo Barile torna il libertà. Era stato nuovamente arrestato nei giorni scorsi dopo aver scontato una condanna a quattro anni di reclusione.
COSENZA – Domenico Barile arrestato lo scorso 27 settembre a Cosenza con l’accusa di bancarotta fraudolenta torna in libertà. Titolare dell’ex Hotel Executive, dell’hotel Centrale e di numerose altre aziende tra cui la Ebi di Piano Lago il noto politico che ricoprì a Cosenza il ruolo sia di consigliere comunale sia di consigliere provinciale nonché di consigliere regionale era stato posto agli arresti domiciliari. In passato l’imprenditore cosentino è stato condannato a quattro anni di reclusione e, dopo una detenzione durata dalla fine del 2013 al 2017, solo da pochi mesi aveva terminato di scontare la pena comminata a causa della distrazione di fondi pubblici dalla Field (ente regionale deputato allo sviluppo del mercato del lavoro calabrese) di cui era stato nominato presidente dall’ex governatore della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti.
Uomo politicamente vicino alla famiglia Gentile, Domenico Barile risulta ad oggi indagato a piede libero insieme al fratello Ercole e ai due ex amministratori della Nord Hotel Giovanni Battista Guzzo e Gianfranco Tenuta. Il gip del Tribunale di Cosenza Piero Santese ha oggi disposto la revoca immediata della misura cautelare degli arresti domiciliari per Mimmo Barile in quanto non essendo più amministratore delle aziende (da cui è accusato di aver distratto milioni di euro che sarebbero serviti a liquidare i creditori) non vi sarebbe più il pericolo di reiterazione del reato.
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