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La Calabria post incendi, Tansi: “l’arrivo delle piogge e il rischio frane e alluvioni” (AUDIO)

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La Calabria post incendi, Tansi: “l’arrivo delle piogge e il rischio frane e alluvioni” (AUDIO)

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Se il fenomeno degli incendi ha subito una battuta d’arresto ora a preoccupare è l’autunno e le sue piogge che cadranno su terreni aridi che difficilmente assorbiranno l’acqua. E dopo i roghi si materializza ora il rischio alluvioni

 

COSENZA – Gli incendi questa estate hanno devastato 450 chilometri quadrati di territorio. Ma dopo la stagione degli incendi, il rischio è che possa iniziare quella delle alluvioni e delle frane e il dato è abbastanza ‘naturale’: se arriva la pioggia, molta acqua su un terreno arido può portare a questo tipo di fenomeno. Quando si verifica un incendio infatti, il terreno in superficie presenta uno strato di cenere che impermeabilizza lo stesso, e non permette all’acqua di venire filtrata e assorbita dalla terra. L’acqua, se cade abbondante, scorre in superficie che a sua volta non ha più la sua “difesa vegetale” in quanto le radici sono andate bruciate dagli incendi. E così la pioggia va a valle sotto forma di frane e alluvioni. Ieri in merito a queste prospettive che seguono l’emergenza incendi si è tenuto un incontro a Cosenza tra il responsabile della protezione civile calabrese, Carlo Tansi e i presidenti dei tre parchi calabresi, Bombino per il Parco dell’Aspromonte, Ferrari per quello della Sila e per il Parco Nazionale del Pollino, Pappaterra.

Incendio Luzzi1

“Abbiamo pensato già a quello che potrà accadere nei prossimi giorni – ha spiegato Tansi questa mattina ai microfoni di Rlb Radioattiva – ed abbiamo già prodotto dei documenti che rilevano le aree interessate dagli incendi e quelle che ora sono diventate di conseguenza a rischio frana. Perchè il pericolo è concreto”.

ASCOLTA L’INTERVISTA

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“Tutti gli incendi che si sono verificati, sono stati ora sovrapposti con le aree in frana, e lunedì o martedì – spiega Tansi parlando dell’incontro di ieri – contatteremo i sindaci dei comuni in cui ricadono questi terreni, per allertarli ulteriormente rispetto all’arrivo delle piogge. In quei comuni dovrà essere alto il livello d’allerta”.

Poi un inciso su Calabria Verde: “E’ fondamentale e determinante il ruolo di Calabria Verde nella nostra regione – ha dichiarato Tansi. – Calabria Verde deve pensare a pulire i fumi, a spegnere gli incendi e deve anche decidere quali alberi tagliare o meno dopo gli incendi nei terreni demaniali. E’ il perno della Regione per la gestione del territorio. Ha 7.500 dipendenti che sono 4 volte quelli della Regione Calabria; ha grandi di responsabilità e con senso di responsabilità deve operare ed ha tante potenzialità che devono essere espresse”.

Inasprire le pene detentive per i piromani

“Il problema principale rispetto alla punizione dei piromani, sottolinea infine il responsabile della protezione civile calabrese “è la legge nazionale. Se i piromani oggi vanno in carcere e domani vengono rimessi in libertà, le Procure hanno compiuto un sforzo immane che poi viene vanificato. Bisogna far capire che appiccare un incendio è un gesto grave che mette in pericolo la vita delle persone, e distrugge e devasta i luoghi”.

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