Scheletro trovato ad Orto Matera, potrebbe essere del boss Luca Bruni

CASTROLIBERO (CS) – Era sotto un metro di terra ad Orto Matera, alla periferia di Castrolibero.

I militari sulla base di una segnalazione fatta da Adolfo Foggetti, recentemente arrestato a Cosenza, si sarebbero recati sul luogo in cui hanno poi trovato uno scheletro che dovrebbe essere quello di Luca Bruni, scomparso il 3 gennaio del 2012. E così i carabinieri del Reparto operativo di Cosenza sono andati a verificare per vedere se effettivamente nel luogo indicato potevano trovarsi i resti del boss della ‘ndrangheta, del giovane rampollo della famiglia Bruni, uno dei gruppi storici della ndrangheta cosentina, retto prima dal padre Francesco, detto Bella Bella, ucciso appena uscito dal carcere e poi da Michele, morto a causa di una grave malattia. Il tutto grazie alle dichiarazioni di Adolfo Foggetti, 29 anni, fermato il 25 novembre scorso insieme a Maurizio Rango, 38 anni, ritenuti elementi di spicco del clan degli “zingari”, ritenuti responsabili della scomparsa di Bruni che, al momento della sua sparizione, era stato da poco scarcerato ed aveva assunto un ruolo di vertice nel proprio gruppo criminale. Proprio quella decisione di espandersi però, dava fastidio alla cosca degli “italiani”, capeggiata da Ettore Lanzino, e quella degli “zingari”. Bruni nutriva inoltre un profondo risentimento nei confronti della cosca Lanzino, ritenuta responsabile della morte del padre. E proprio Luca Bruni potrebbe aver partecipato ad un incontro al quale pensava sarebbero intervenuti i vertici delle cosche cosentine, Ettore Lanzino e Franco Presta, ora in carcere ma che all’epoca dei fatti erano latitanti. Ma in realtà era solo un agguato per farlo fuori. Sul posto ieri sera oltre ai carabinieri anche i vigili del fuoco.