Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Spento l’incendio a Cosenza Vecchia, distrutti i manoscritti di Bernardino Telesio (FOTO)

Area Urbana

Spento l’incendio a Cosenza Vecchia, distrutti i manoscritti di Bernardino Telesio (FOTO)

Pubblicato

il

Tre persone morte carbonizzate e mezzo millennio di storia cosentina in fumo. La famiglia Bilotti da otto anni chiedeva alla Procura di Cosenza di intervenire.

 

COSENZA – Tre persone morte carbonizzate e il patrimonio storico culturale della città andato in fumo. Questo il risultato del mancato intervento dei servizi sociali presso la famiglia Noce. Roberto Golia, la moglie Serafina Speranza e lo zio Antonio Noce hanno perso la vita avvolti dalle fiamme. Il fratello, che viveva con loro in casa, è salvo perché da poche settimane era ospite dell’Oasi Francescana. Fino allo stremo delle sue forze la donna ha chiesto aiuto urlando dal balcone. I vigili del fuoco sono arrivati con oltre quaranta minuti di ritardo e l’acqua a cui attingere nel quartiere non c’era. Ritardi su ritardi e il rogo si è esteso ai piani superiori e alla residenza Ruggi D’Aragona. Nel palazzo nobiliare risalente al 1100, che la famiglia Bilotti aveva inteso aprire al pubblico, erano conservati, in una fornita biblioteca già catalogata dal Centro Studi Telesiani, i documenti più rari e significativi della storia della città. Tra questi diverse pergamene oltre alle uniche copie esistenti dei manoscritti gotici di Bernardino Telesio (tra cui la prima stampa del De rerum natura iuxta propria principia), i carteggi tra Bombini e Galileo Galilei, degli scritti del filosofo Aulo Giano Parrasio e degli atti di suo fratello cardinale e primo ministro di Carlo V.

 

Cosenza perde così mezzo millennio di memoria storica che era conservata nell’antico campanile del Duomo di Cosenza. Roberto Bilotti attonito assiste alla scena guardando, inerme, andare in fumo tutto il patrimonio (dipinti, mobili d’antiquariato, l’intera cappella) di cui si sentiva essere custode più che proprietario. La rabbia è rivolta nei confronti della Procura di Cosenza più volte sollecitata allo sgombero della famiglia di occupanti di cui qualcuno avrebbe dovuto prendersi cura per tutelare le proprie vite e quelle altrui. Otto lunghi anni di esposti, sopralluoghi dell’Asp e delle forze dell’ordine che certificavano le pessime condizioni igienico sanitarie in cui versava l’appartamento. Una strage annunciata per l’inerzia del sistema welfare cosentino e la superficialità di una Procura che non ha inteso intervenire. Alla mezzanotte di ieri, ad otto ore di distanza dall’esplosione dell’incendio, le fiamme non erano ancora state del tutto domate. Stamattina si procederà ad estrarre i corpi dall’appartamento ed eseguire alla loro identificazione, mentre la Procura ha aperto un’inchiesta sulla vicenda. Il centro storico di Cosenza intanto è già in lutto, mentre i residenti continuano a segnalare casi simili. Implorano l’intervento delle autorità affinché non si debba assistere ad un nuovo dramma.

 

[huge_it_gallery id=”267″]

 

LEGGI ANCHE

 Appartamento in fiamme a Cosenza Vecchia, tre vittime (VIDEO E FOTO)

CLICCA IN BASSO PER

 

Conoscere la Residenza Ruggi D’Aragona

 

 

 

 

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA