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“Ecco la verità sulla ex discarica”: il sindaco di Celico replica alle accuse di occultamento dei dati
Falcone e la sua maggioranza respingono le accuse “strumentali ed infondate” dei 5 stelle. “Ecco la verità sulla ex discarica”.
CELICO (CS) – Il primo cittadino di Celico, Antonio Falcone, replica alla notizia, apparsa nei giorni scorsi, del potenziale inquinamento determinato dall’ex discarica sita in Località San Nicola del Comune di Celico, diffusa dal deputato M5s Paolo Parentela e i componenti del gruppo consiliare di Celico del Movimento 5 Stelle, Mariella De Franco, Manlio Caligiuri e Francesco Rospo.
“Innanzitutto – scrive in una nota il sindaco Antonio Falcone – respingo la richiesta di dimissioni e soprattutto, ripeto, reputo fuori luogo e strumentali le accuse di aver tradito la mia cittadinanza. Tutte le istanze e gli atti prodotti nel corso del mio operato sono sempre stati pubblicati e resi noti su ogni mezzo di comunicazione, a testimonianza della trasparenza che mi ha sempre contraddistinto. L’azione di denigrazione ai danni della mia amministrazione e della mia persona in qualità di sindaco del Comune di Celico, è soltanto una strumentalizzazione, portata avanti dai miei “avversari” politici al solo scopo di creare intorno a se stessi un po’ di visibilità e di gettare fango sul mio gruppo consiliare e sulla giunta regionale, entrambi guidate dal PD. L’accusa, poi, di non tener conto della salute pubblica è quanto di più falso e meschino mi si possa rivolgere. E quanto segue ne è la dimostrazione. L’ex discarica di San Nicola, risulta definitivamente chiusa sin dal lontano 2003. A settembre del 2014, a soli due mesi dal mio insediamento (avvenuto nel giugno dello stesso anno), veniva avviata, la procedura di messa in sicurezza del sito in questione. Quest’ultima risultava ultimata nel dicembre 2015 e, nel gennaio 2016, veniva avviata l’attività di monitoraggio prevista dal Piano di Monitoraggio e Controllo incluso, quale parte integrante, nel progetto esecutivo di chiusura e messa in sicurezza della “discarica per rifiuti non pericolosi sito in località San Nicola”, approvato dal Comune di Celico in data 27.09.2011.
Inoltre, al fine di potere garantire al massimo livello la tutela dell’ambiente e della popolazione dai rischi derivanti da possibili fenomeni di inquinamento ambientale, con particolare riferimento ai siti di discarica presenti sul territorio comunale, l’amministrazione, consapevole dell’elevata complessità e delicatezza delle attività tecniche da porre in essere a tale scopo, stipulava apposita convenzione quadro con il Prof. Luigi Maxmilian Caligiuri, affermato esperto internazionale in materia di valutazione di impatto ambientale, al fine di supportare l’azione dell’amministrazione comunale in materia ambientale. Con riferimento a tale importante e delicata questione il sottoscritto, in data 14.01.2016, ossia immediatamente dopo la conclusione della procedura di messa in sicurezza, manifestava alla Regione Calabria, con nota scritta, la necessità di procedere all’avvio di un’attività di monitoraggio specifica finalizzata a caratterizzare l’impatto ambientale del sito ed “ad arginare ogni eventuale pericolo di inquinamento del territorio”. La comunicazione continuava poi evidenziando in maniera chiara e precisa che dei tre piezometri, previsti nel Piano di Monitoraggio e Controllo del 2011 e realizzati prima dell’avvio della messa in sicurezza dalla precedente amministrazione, quello posto a monte del sito di discarica risultava impossibile da identificare, mentre quello posto immediatamente a valle del sito, denominato PZ2 risultava utilizzabile per i prelievi di acqua di falda sotterranea, tutto ciò implicando la necessità, prima dell’avvio di qualsiasi attività di monitoraggio, di realizzare ulteriori pozzi piezometrici a monte e a valle del sito al fine di garantire la corretta esecuzione delle attività di monitoraggio e caratterizzazione.
Concludevo quindi la mia missiva manifestando la necessità, stante l’onerosità finanziaria delle attività da porre in essere per l’avvio delle attività di monitoraggio e controllo del sito, di ottenere da parte della Regione gli adeguati finanziamenti, tenuto conto anche delle eventuali ulteriori azioni di bonifica da mettere in atto sulla base delle risultanze delle predette attività di monitoraggio, sottolineando l’impegno già preso in tal senso dalla Regione in una precedente riunione tenutasi in data 11.01.2016. Ancora, in data 23.02.2016, ossia a poco più di un mese dalla precedente comunicazione di questa amministrazione, il Comune richiedeva ufficialmente all’ARPACAL l’esecuzione di analisi chimiche di campioni di acque sotterranee presso i pozzi piezometrici esistenti nel sito di discarica in questione avviando, in tal modo, l’esecuzione delle analisi previste nel Piano di Monitoraggio e Controllo di cui sopra. In data 01.07.2016 l’ARPACAL comunicava al Comune l’esito dei rilievi svolti sui predetti campioni d’acqua prelevati presso il pozzo PZ2 in data 02.05.2016 (rilievi effettuati contestualmente dal laboratorio privato della società DELVIT chimica srl di Rende (CS), evidenziando (ahimè, purtroppo, con un ritardo di circa due mesi dalla data di esecuzione delle analisi stesse !) il superamento dei valori limite della Concentrazione di Soglia di Contaminazione (CSC) nelle acque sotterranee, relativamente alla sostanze Manganese e Nichel, di cui alla tabella 2 dell’allegato V alla parte IV titolo 5 del D. Lgs. 152/2006.
La constatazione della presenza di tali valori anomali, pur non costituendo di per se stessa prova della presenza di un fenomeno di inquinamento in atto, il cui accertamento, d’altra parte, implicherebbe da un lato la persistenza temporale e dall’altro la riconoscibilità dell’evento alla presenza del sito considerato, ha tuttavia determinato l’immediato avvio, da parte dell’amministrazione comunale, delle procedure previste, in tali casi, dalla normativa vigente e, in particolare, dall’art. 244 del D. Lgs 152/2006 che impone, nello specifico, la comunicazione ai competente uffici di Regione e Provincia del superamento dei valori di concentrazione di soglia delle sostanze inquinanti, comunicazione effettuata in data 5.07.2016. Con successiva nota prot. n. 33226 del 09.08.2016, il Settore Ambiente e Demanio della Provincia di Cosenza riscontrava la predetta comunicazione invitando il Comune ad attuare le misure necessarie previste dal Titolo V della parte IV del D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. con particolare riferimento al dettato dell’art. 242, comma 6. Ancora in data 29.08.2016, su indicazione del consulente tecnico prof. Caligiuri, l’amministrazione comunale richiedeva, al fine di valutare la significatività dei risultati delle analisi già eseguite, all’ARPACAL, dandone contestuale comunicazione alla Provincia ed alla Regione, l’esecuzione di nuove analisi di campioni di acqua sotterranea dal piezometro PZ2 situato a valle in destra idrografica del sito considerato, al fine di ottenere eventuale conferma dei risultati delle precedenti analisi svolte da ARPACAL e DELVIT (analisi, peraltro, sollecitate sia in data 29 dicembre 2016 che in data 03.08.2017 u.s.).
In assenza di qualsiasi risposta in tal senso da parte degli enti competenti e constatata l’insufficienza del Piano di Monitoraggio e Controllo allegato al Progetto di Messa in Sicurezza del sito, al fine di redigere un programma di monitoraggio tecnico-scientifico avanzato specificamente finalizzato ad individuare la presenza di eventuali fenomeni di contaminazione ambientale (in particolare nelle matrici aria e acque sotterranee) di origine antropica e, ove possibile la relativa origine, l’amministrazione conferiva, in data 06.10.2016, al Prof. Caligiuri specifico incarico in tal senso. Tale piano di monitoraggio, acquisito agli atti dell’amministrazione comunale in data 15.06.2017, risultando particolarmente approfondito e complesso (in quanto contempla, in particolare, oltre all’esecuzione di rilevamenti strumentali di tipo fisico, chimico-fisico e geoelettrico anche l’impiego di modelli matematici e statistici appositamente studiati in grado di correlare, in maniera inequivocabile, il potenziale evento inquinante alla presenza della discarica stessa) ha richiesto diversi mesi di elaborazione e costituisce la base tecnico-scientifica preliminare e propedeutica per l’esecuzione delle attività di rilevamento, campionamento strumentale ed analisi atte a verificare, come previsto dalla normativa vigente, le previsioni del predetto Piano di Monitoraggio e Controllo e ad attuare, ove ne sussistano le condizioni, le prescrizioni di cui al titolo V, parte IV del D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. come previsto dalla normativa vigente.
Tale piano di monitoraggio avanzato è stato presentano, in data 21.06.2017, alla presenza dei Sindaci dei Comuni interessati e del Comitato Ambientale Presilano, alla Regione Calabria acquisendo da parte di quest’ultima l’impegno formale a finanziarne l’esecuzione. A puro titolo di cronaca, considerate le recenti ed infondate, nonché pretestuose e strumentali insinuazioni secondo le quali il Sindaco di Celico avrebbe “occultato” i risultati delle analisi chimiche relative alle acque sotterranea e la presenza dei valori anomali di Manganese e Nichel, giova solo ricordare che tali risultati sono stati resi pubblici dal sottoscritto in diverse occasioni e tramite numerosi canali d’informazione, dalla TV alla stampa ai social networks. A testimonianza di questo voglio solo riportate il recente attestato di solidarietà pervenutomi da parte di un autorevole membro del Comitato Ambientale Presilano, il sig. Vincenzo Barrese, il quale, avendo letto l’articolo sul quotidiano “quicosenza”, mi da il consenso a citarlo come “testimone del fatto che hai dichiarato in pubblico che i valori rilevati nella vecchia discarica sono superiori ai valori soglia. Tanto è vero che il CAP con pec ha chiesto alla Regione di averli in modo ufficiale. Il tuo compito era quello di fare le comunicazioni previste dalla legge e predisporre il piano di caratterizzazione. Dalle prime non ho contezza ma le avrai fatte certamente” (come sopra dimostrato) “Il piano è noto a tutti che è stato presentato e sollecitato. Hai la mia solidarietà. Non condivido certi modi di fare politica basati sul falso o nascondere la verità”.
Per ultimo, solo al fine rendere partecipi i cittadini dell’impegno massimo dell’amministrazione comunale in tema di tutela dell’ambiente e della salute della popolazione, voglio ricordare l’attività tecnico-amministrativa già posta in essere dal sottoscritto in relazione alla nuova discarica presente sul territorio comunale, in riferimento alla quale, lo ricordo, esistono già due ricorsi pendenti nei confronti del gestore del sito (uno relativo alla strada di accesso al sito e l’altro alla sospensione del conferimento dei rifiuti), attraverso l’istituzione, presso il Comune di Celico, di un coordinamento tecnico-giuridico finalizzato a verificare la conformità dell’impianto alle prescrizioni normative e all’eventuale presenza di fenomeni inquinanti ad esso dovuti. Tenuto conto di quanto scritto in precedenza invito l’On. Parentela e il gruppo consiliare di minoranza del Comune di Celico a fare politica in modo più dignitoso, perseverando i reali interessi dei cittadini, evitando di screditare gli avversari politici con menzogne e falsi allarmismi. Invito poi a tener conto sempre delle conseguenze di ciò che si dichiara anche in termini di danno all’immagine che si reca al proprio territorio. Creare falsi miti e gridare al danno ambientale quanto ancora i dati vanno verificati non fa che allontanare i turisti, danneggiando le attività commerciali già piegate dai problemi economici odierni.”
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