Calabria
‘Ndrangheta, attacco agli interessi della cosca Pesce: sequestrati beni di circa un milione di euro
Il sequestro ha interessato beni riconducibili a Scordino Filippo, braccio destro di Marcello Pesce.
REGGIO CALABRIA – La Polizia di Stato, ad esito di una articolata attività investigativa di natura patrimoniale coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia – Sezione Misure di Prevenzione di Reggio Calabria, ha messo a segno l’ennesimo attacco agli interessi criminali della ‘ndrangheta, dando esecuzione ad un provvedimento di sequestro (emesso dal locale Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione), che ha interessato beni riconducibili a Scordino Filippo 42enne, attualmente detenuto, arrestato lo scorso 4 aprile nell’ambito dell’operazione “Recherche”, che aveva consentito l’1 dicembre del 2016 la cattura a Rosarno di Pesce Marcello 53enne, latitante da oltre sei anni, di cui Scordino Filippo è ritenuto il braccio destro con il compito di gestire, in suo nome e per suo conto, il settore strategico per la cosca del trasporto merci su gomma.
Le indagini patrimoniali, condotte dal locale Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine, hanno dimostrato la sproporzione tra i redditi percepiti dal proposto e il patrimonio a lui direttamente o indirettamente riconducibile, frutto del reimpiego di capitali illeciti. Il Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di Reggio Calabria, accogliendo le risultanze delle suddette investigazioni, ha disposto il sequestro dei seguenti beni: quota del 50% della società “S.&T. Logistic s.r.l.”, con sede a Rosarno, avente ad oggetto il trasporto merci su gomma; 2 trattori stradali; conti correnti intestati a Scordino Filippo e ai familiari conviventi. Il valore dei beni sequestrati ammonta complessivamente a circa 1 milione di euro.
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