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Assolto l’uomo accoltellato a via Popilia per un presunto caso di pedofilia

COSENZA – Il giovane che lo aggredì riferì di aver subito violenze per anni, ma per i giudici non ci sono prove sufficienti.

L’accoltellamento sarebbe avvenuto per questioni di gelosia. Il quindicenne infastidito dalle attenzioni che l’uomo rivolgeva ai suoi coetanei della parrocchia, avrebbe estratto il coltello dalla tasca mentre era in auto con lui ed il suo bambino, per poi ferirlo alle spalle una volta arrivati a destinazione. Questa la tesi difensiva dei legali dell’uomo accolta dal collegio giudicante che ha sancito l’assoluzione del 39enne per carenza di prove. Da quel 22 Aprile 2010, per M. M. sarebbe iniziato l’incubo delle accuse che lo vedevano imputato di aver abusato sessualmente dell’adolescente, figlio di amici di famiglia, che era solito portare con sé nel tempo libero.

 

A fomentare le accuse del pm, che ne chiese la condanna a sei anni di reclusione, e l’odio nel quartiere, dal quale dovette trasferirsi, furono le dichiarazioni di un parroco del circondario che riferì di aver saputo da una donna che M. M. aveva abusato anche di altri quattro ragazzi che erano soliti frequentare la parrocchia. Accuse ritenute inattendibili in sede di giudizio. Così come le dichiarazioni del ragazzino, che dal giorno dell’accoltellamento non avrebbe mai cambiato la sua versione dei fatti raccontando, con dovizia di dettagli, le avances e i rapporti sessuali consumati con l’uomo da quando aveva dodici anni. Per lui il Tribunale dei minori di Catanzaro estinse il reato. Il gesto come più volte ribadito dall’adolescente, sarebbe stato compiuto solo per vendicarsi di anni di violenze subite nel silenzio. Una tesi che, però, non è stata accolta, affermando la presunta innocenza dell’uomo.

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