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I Bronzi di Riace non sono trasportabili e restano a Reggio Calabria
REGGIO CALABRIA – I Bronzi di Riace non sono trasportabili perchè troppo fragili.
Così la Commissione scientifica istituita dal ministro della Cultura Dario Franceschini ha ufficialmente dato parere negativo alla trasferta dei guerrieri a Milano. Lo spostamento è stato sconsigliato non potendo escludere ‘un pregiudizio alcuno per la loro integrità e conservazione’. Una risposta ha dichiarato lo stesso ministro, “molto chiara” che pertanto “chiude il dibattito”. La commissione, che ha dato parere negativo al nuovo trasporto delle due statue greche era stata istituita con Decreto ministeriale dell’8 settembre 2014, in seguito alla formale richiesta di prestito arrivata dalla Regione Lombardia che aveva chiesto di poter esporre i Bronzi all’Expo di Milano. Franceschini invece, ha chiuso i giochi sottolineando però che “il lavoro ora sarà quello di rafforzare tutte le iniziative già in essere affinché i visitatori di Expo allunghino la loro permanenza in Italia, per vedere la bellezza che tutto il nostro Paese offre, a cominciare dal Museo Archeologico di Reggio Calabria”. A seguito di diversi accertamenti sarebbe emersa dunque, l’esistenza di vari problemi conservativi nelle sculture; la presenza di numerose e diffuse micro-fessure; problemi di tenuta delle saldature antiche che hanno causato un indebolimento della tenuta strutturale del “sistema statua”. Della commissione, presieduta da Giuliano Volpe, ordinario di archeologia all’Università di Foggia, hanno fatto parte Simonetta Bonomi, soprintendente per i beni archeologici della Calabria, Gisella Capponi, direttrice dell’Istituto Superiore per la conservazione e il restauro, Gerardo De Canio, responsabile del laboratorio dell’unità tecnica “Tecnologia dei materiali” dell’ENEA, Stefano De Caro, direttore dell’ICCROM, Daniele Malfitata, direttore dell’Istituto per i beni archeologici e monumentali del CNR, e Bruno Zanardi, associato di teoria e tecnica del restauro presso l’Università di Urbino.
Maroni: ‘Ci perde solo la Calabria’
Il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, commentando sul suo profilo twitter la decisione della commissione scientifica ha dichiarato: “Il Governo ha deciso: bronzi Riace non verranno a Expo. Come previsto, prevale il pregiudizio politico. Li sostituiremo ma ci perde solo la Calabria”.
Sgarbi: ‘I membri della commissione andrebbero denunciati alla Corte dei Conti’
Dura la reazione dell’ambasciatore della Cultura per la Regione Lombardia per l’Expo Vittorio Sgarbi, che punta il dito: “Una commissione che agisce sul piano politico e non tecnico defraudando la Calabria. A fronte di 5 milioni di visitatori previsti all’Expo, che avrebbero pagato un biglietto da 10 euro, la Calabria avrebbe potuto beneficiare di 50 milioni di euro”. I membri della commissione, sottolinea “andrebbero denunciati tutti alla Corte dei conti, la loro è stata una risposta politica mentre gli era stato posto un quesito tecnico”. E Sgarbi, sottolineando che il parere della commissione è stato espresso all’unanimità, punta il dito in particolare sul restauratore Bruno Zanardi. “Lo avevo indicato io a Franceschini, lui che ha una grande esperienza di restauro aveva dichiarato fino a pochi giorni fa che se l’uomo è andato sulla Luna non si vede perché non si potrebbero spostare i Bronzi di Riace. Invece anche lui ha votato come gli altri, ha votato anche lui contro per ragioni di opportunità”.
La Presidente Stasi: ‘Dibattito che si poteva evitare’
La presidente facente funzioni della Regione Calabria, Antonella Stasi commenta la decisione della commissione scientifica istituita dal Ministero per i beni e le attività culturali ma richiama il Governo alle sue responsabilità: “Ora ci aspettiamo che il premier Renzi, così come si era espresso in una intervista lo scorso 3 settembre, attivi ogni iniziativa possibile che possa permettere ai visitatori dell’Expo’ di Milano, e non solo, di poter raggiungere agevolmente Reggio Calabria per poter ammirare i due guerrieri nella loro casa originale ossia il museo di Reggio da poco restaurato e riaperto al pubblico”. “L’auspicio e’ che questo gesto – dice ancora la presidente Stasi – possa sensibilizzare ulteriormente non solo il Governo italiano ma anche molti investitori stranieri a vedere nelle potenzialita’ che puo’ offrire la Calabria un’alternativa a sostegno del rilancio economico dell’Italia e per lo sviluppo del nostro territorio”.
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