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Finestre rotte e rifiuti accatastati denunciata l’Azienda Ospedaliera
COSENZA – L’esasperazione di pazienti, medici e infermieri approda in Procura.
“Purtroppo – si legge in una nota del sindacato Confail che ha sporto denuncia – dobbiamo continuare a parlare di come le strutture Ospedaliere continuino a cadere a pezzi nell’indifferenza di chi, al contrario, dovrebbe renderle sicure, pulite e adeguate per il compito di cui sono investite. Le segnalazioni disgraziatamente continuano ad arrivare e sempre per problemi differenti, ma ciò che ci lascia perplessi è che non sono solo i cittadini a descriverci i disagi ma anche chi ci lavora; medici, infermieri, addetti ci espongono le condizioni in cui sono costretti a lavorare e, soprattutto i più anziani, l’amarezza per il declino inarrestabile di questi anni.
Si potrà addurre come scusa che essendo strutture vecchie è normale che ci siano alcune difficoltà, ma a maggior ragione hanno bisogno di continue manutenzioni. E’ impensabile che alcuni malati del Mariano Santo non possano affacciarsi perche le finestre di legno sono rotte e non permettono un gesto cosi semplice come in altri ospedali, o della situazione dei disabili cui spesso viene reso disagevole l’ingresso nelle strutture da barriere architettoniche, come nel caso dell’ufficio Ticket sempre del Mariano Santo. Oppure all’Annunziata dove, da una segnalazione di pazienti esasperati, abbiamo verificato il problema dei rifiuti depositati sotto il reparto di ortopedia e in diversi altri reparti dal contenuto “ ignoto “ e dall’odore sgradevole e per il quale abbiamo richiesto l’intervento dei Nas.
Per quanto detto la scrivente O.S. avendo da mesi cercato un dialogo e inviato numerose comunicazioni alla Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, dovendo costatare che nulla fino ad oggi è stato fatto, ha dovuto far ricorso alla Procura della Repubblica per rendere ufficiali le denunce, infatti lo stesso Segretario Regionale Claudio Giannini si è recato presso la Guardia di Finanza della Procura consegnando un voluminoso dossier. Abbiamo creduto opportuno ricorrere a un gesto cosi importante per impedire che la sanità cosentina continuasse a precipitare in un baratro senza via d’uscita, sperando che da ciò si possa finalmente avviare una fase di responsabilizzazione di chi deve rendere le strutture ospedaliere e i suoi servizi adeguati ad una città europea”.
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