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‘Ndrangheta, condannati a Bologna Pellagi e sua moglie

BOLOGNA – L’uomo era diventato ‘famoso’ dopo aver lanciato una bomba contro l’Agenzia delle Entrate.

Il Tribunale di Bologna ha condannato col rito abbreviato Paolo Pelaggi, crotonese vicino alla cosca Arena della ‘ndrangheta, e Fiore Gentile, di Isola Capo Rizzuto, a due anni e otto mesi per il reato di tentata estorsione in concorso. Pelaggi è uno dei condannati in secondo grado a Modena per riciclaggio dopo una frode fiscale da decine di milioni di euro realizzata con la sua società cartiera ‘Point One’ di Maranello e di danneggiamenti per aver fatto esplodere una bomba davanti alla sede dell’Agenzia delle Entrate a Sassuolo nel 2006 (a breve la sentenza della Cassazione). Il gup Letizio Magliaro ha accolto la tesi della Dda di Bologna (Pm Marco Mescolini), secondo cui i due avrebbero in concorso tentato di obbligare Luigi Diana, di Casal di Principe (Caserta) – incaricato della costruzione di un’abitazione di Pelaggi a Maranello, nel Modenese – a sottoscrivere una polizza assicurativa contro gli incendi, accordo che poi non è stato firmato.

 

Così, dopo che nel maggio 2007 un incendio doloso ha bruciato il tetto della costruzione, Pelaggi resosi conto che Diana non aveva stipulato il contratto assicurativo, ha iniziato a minacciarlo di morte telefonicamente. Poi, nello stesso anno, è stato organizzato un incontro a Cologno Monzese al quale, oltre a Diana e a Pelaggi, hanno partecipato esponenti della criminalità organizzata campana e calabrese, convocati per dirimere il contrasto: l’accordo finale prevedeva che Diana non avrebbe più avanzato richieste di denaro per i lavori effettuati per l’abitazione, e Pelaggi non avrebbe chiesto i soldi per la ristrutturazione del tetto. Nello stesso processo davanti al Gup è stata condannata in abbreviato anche Debora Cuomo, moglie di Paolo Pelaggi, a cinque anni per riciclaggio: le imputazioni sono le stesse del processo madre in cui anche il marito è stato condannato in Appello. Inoltre il Gup ha rinviato a giudizio per riciclaggio in concorso quattro fratelli di Pelaggi.

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