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Protesta precari, lavoratori bloccano l’A3 a Cosenza Sud

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Protesta precari, lavoratori bloccano l’A3 a Cosenza Sud

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Foto di Michele Cospite

COSENZA – Partiti in presidio dalla RAI di Cosenza, dalla Prefettura di Reggio Calabria e dall’Assessorato al Lavoro di Catanzaro chiedono lavoro.

Manifestanti hanno bloccato lo svincolo dell’autostrada Cosenza Sud in entrambe le direzioni. Il traffico è stato temporaneamente deviato verso Rende/Cosenza Nord e sul posto le squadre dell’Anas sono intevenute per gestire la viabilità. Alcuni di loro avanzano il pagamento delle spettanze da circa un anno, altri sono in attesa di sapere se potranno continuare a lavorare o meno. Attendono risposte dalle autorità e già ieri avevano annunciato di continuare la protesta ‘a tempo indeterminato’, qualora non dovessero arrivare risposte certe sul proprio futuro.

 

Si tratta dei lavoratori Lsu – Lpu – ex Art. 7, percettori di ammortizzatori sociali, mobilità e cassaintegrati che da tempo aspettano lo sblocco di fondi che potrebbero dare un po’ di ossigeno alle loro famiglie. Denaro e lavoro, che gli spetterebbe di diritto, ma non viene erogato. Intanto la protesta indetta in maniera unitaria da CGIL, CISL e UIL ha oggi paralizzato i tre centri nevralgici della Calabria. Solo tra le fila dei lavoratori in mobilità si contano 30mila persone. Alcuni di loro sono stati sfrattati dalle proprie abitazioni, la maggior parte stenta a far la spesa. Vagano in cerca di occupazione, in attesa deli sussidi che non arrivano. L’ultimo pagamento, per i più fortunati (per la CIG in deroga si attende da Aprile 2013), è stato versato a copertura del mese di Ottobre 2013. Esattamente un anno fa. Ora non intendono attendere oltre.

 

Presidi a Reggio e Catanzaro

Sono circa 400 i lavoratori in mobilità in deroga che manifestano a Catanzaro davanti all’assessorato regionale al Lavoro. Il presidio ha bloccato via Lucrezia della Valle, arteria di collegamento con il centro cittadino, creando disagi al traffico veicolare. I manifestanti chiedono di incontrare l’assessore regionale al Lavoro Nazzareno Salerno, per discutere delle mensilità arretrate che non vengono loro erogate dal mese di luglio. “Siamo qui – spiegano i lavoratori – non solo per gli arretrati che ci devono, ma anche perché non vediamo un reale impegno da parte dei politici a risolvere la situazione. A breve non avremo nemmeno i soldi della mobilità e saremo in mezzo ad una strada”. A Reggio, infine, in centinaia stanno manifestando davanti alla Prefettura e sulla via Marina avanzando le stesse istanze: liquidazione delle spettanze e politiche attive del lavoro.

 

Incontro con le autorità

All’incontro, a Catanzaro, oltre al prefetto del capoluogo Raffaele Cannizzaro, hanno partecipato i segretari segretari generali calabresi Michele Graviano (Cgil), Paolo Tramonti (Cisl) e Santo Biondo (Uil) e l’assessore regionale al lavoro Nazzareno Salerno. Il prefetto Cannizzaro, dopo essere stato ragguagliato dai suoi colleghi di Reggio e Cosenza, sulla situazione venutasi a creare nelle altre due città sedi della protesta ha esposto la situazione al ministro dell’Interno Angelino Alfano attivandosi per ottenere un incontro a breve. La risposta sulla data potrebbe arrivare in serata. A conclusione della riunione è emerso che entro la fine della prossima settimana potranno essere effettuati i pagamenti di due mensilità per i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità e per i precari legge 8, legge 15 e legge 28. In precedenza, i vertici sindacali calabresi hanno incontrato l’assessore regionale Salerno. “La responsabilità – ha sostenuto Salerno – non è della Regione, ma del Governo che non fa la sua parte scaricando sulla Regione tutta la responsabilità. Abbiamo fatto tutto quello che abbiamo potuto per risolvere l’emergenza. Ora tocca a loro”.

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