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Segregata in uno scantinato da fratello e nipote, salvata donna
OPPIDO MAMERTINA (RC) – I suoi lamenti hanno allertato i militari che stavano casualmente passando vicino lo scantinato in cui era rinchiusa.
Una donna di 64 anni, Isabella Startari, affetta da problemi psichici, vedova e senza figli, era stata segregata in casa dal fratello e dalla nipote. A salvarla sono stati i carabinieri della compagnia di Palmi insospettiti da quegli strani guaiti provenienti da un seminterrato del centro storico di Oppido Mamertina nella Piana di Gioia Tauro. Fatta irruzione nell’abitazione, i militari si sono ritrovati davanti ad uno scenario raccapricciante: l’anziana, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie era rinchiusa nel piano inferiore della casa tra gli escrementi. In una stanzetta spoglia, senza nulla, neanche il water, ma solo una brandina.
Per fare i bisogni, quando i suoi aguzzini erano presenti, veniva accompagnata in una porcilaia in aperta campagna nelle adiacenze dell’abitazione. Padre e figlia, rispettivamente fratello e nipote della sessantaquattrenne, ovvero il bracciante agricolo 68enne Giovanni Startari e la figlia, Isabella, studentessa 27enne sono quindi stati tratti in arresto. Nel frattempo si indaga per accertare se vi siano altri complici all’interno della famiglia a conoscenza delle condizioni in cui era costretta a vivere Isabella e se i due carcerieri si siano anche appropriati, nel corso del tempo, della pensione e dei beni dell’invalida. La donna, nonostante sia ritenuta disabile psichica ha raccontato i fatti con dovizia di particolari ai militari. Ora la donna sarebbe stata alle cure del fratello che si è dichiarato ignaro di quanto si stesse consumando ai danni della sua congiunta.
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