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Una vita in promozione: tutto è un bonus, un’offerta speciale a tempo limitato, una prova gratuita
Sì perché i creativi già dal secolo scorso avevano capito che se regali qualcosa chi consuma è più invogliato a farlo. Ma alla fine è il consumatore che sceglie.
ITALIA – Se in America la corsa ai buoni sconto è una vera e propria caccia all’ultimo coupon, anche in Italia non si scherza. Certo è un modo di fare la spesa che divide i consumatori. Ma non si tratta solo di materie di prima necessità o alimentari, anche il mondo IT, quello dell’intrattenimento e dei servizi non sono da meno. Potremmo rigirare la frase dicendo che “la vita è tutto marketing” e non farebbe una piega. Sì perché i creativi già dal secolo scorso avevano capito che se regali qualcosa chi consuma è più invogliato a farlo.
Un po’ come un premio per la scelta fatta vista l’imbarazzante offerta in tutti i settori.
- Prendiamo il colosso Amazon per esempio: ora con l’offerta “Prime” l’utente/acquirente ha a disposizione 30 giorni in cui non paga nessun costo di spedizione.
- O Netflix, altro gigante neonato della TV on demand: il primo mese di visione è totalmente gratuito.
- Oppure Spotify, che non ha certo bisogno di presentazioni e che offre il suo pacchetto Premium per 3 mesi a € 0,99 , al posto della prova gratuita di 30 giorni.
- Non potevano mancare di certo i siti di giochi online che offrono bonus senza deposito, ovvero, del credito caricato sul conto degli utenti, per dare la possibilità di giocare sul sito anche senza aver effettuato un primo versamento.
- Esistono anche promozioni a spiccata vocazione social e di matrice ecologica, è il caso di Share’ngo: si tratta di carsharing elettrico che offre alle donne che usufruiscono del servizio di notte, dall’1 alle 5, la possibilità di acquistare un Women Night Voucher di 30 minuti al costo di 3€.
Qualche volta ci si domanda se le aziende che lanciano tutte queste promozioni non ci vadano sotto. Evidentemente no e a quanto pare questa strategia di marketing ormai straconsolidata fa bene al mercato, lo movimenta e rende sempre più concorrenziale l’offerta. Perché alla fine è il consumatore che sceglie.
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