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Regione: le nomine in sanità arrivano… nonostante tutto

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Regione: le nomine in sanità arrivano… nonostante tutto

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CATANZARO – In barba all’Avvocatura dello Stato e al ministero della Salute che avevano esplicitamente detto che la giunta regionale “in prorogatio” non può procedere con le nomine nelle Asp e nelle Aziende ospedaliere, il governo calabrese ha proceduto alle nomine.

In tarda serata infatti la Giunta regionale ha nominato i sei manager di Asp e ospedali calabresi. I sei commissari a tempo sono: all’ Asp di Catanzaro, Giovanni Paladino;all’Asp di Reggio Calabria Franco Sarica e a quella di Crotone Elga Rizzo. All’azienda ospedaliera di Cosenza è stata nominata Filomena Panno; Vincenzo Sidari è stato designato all’azienda ospedaliera “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria e Mario Catalano all’azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro. La Giunta regionale pertanto non ha osservato l’invito rivolto dal ministero della Salute e ha proceduto alle nomine. La scelta però non è stata unanime. Contrari infatti sono stati gli assessori Pino Gentile e Giacomo Mancini. “Una scelta obbligata la nomina dei commissari – ha dichiarato la presidente f.f. Antonella Stasi. Non potevamo lasciare Asp ed Ao senza guida. La nuova Giunta potrà così nominare i nuovi Direttori generali”.

 

Intanto la deputata M5S Dalila Nesci a proposito delle discusse nomine dirigenziali nella sanità, ha presentato un’esposto alla Procura di Catanzaro e alla Corte dei Conti e presentato un’interrogazione parlamentare al presidente del Consiglio e ai ministri dell’Economia e della Salute. La deputata Cinque Stelle ha chiesto «luce sulle nomine già effettuate, verifiche su eventuali responsabilità penali e contabili, un netto stop rispetto a nuove nomine e l’immediata nomina, da parte del governo, del commissario per il rientro dal debito sanitario della Calabria». Nesci conclude: «La presidente facente funzioni Antonella Stasi è al corrente della delibera del 2010, adottata proprio su sua iniziativa? Esiste un qualche parere giuridico per cui le disposizioni di delibere di giunta proposte da membri senza cravatta possono essere disattese, tanto che l’Ufficio di presidenza, per ristabilire la regolarità degli atti, ha successivamente acquistato cravatte per un importo pari a 28.915,50 euro (cifra superiore alla retribuzione annua di un lavoratore calabrese), dimenticandosi poi di pagarle?».

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