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Medaglie e sorrisi per i piccoli studenti di Rende alle olimpiadi “Gioiamathesis”

Importanti riconoscimenti per i piccoli alunni dell’istituto comprensivo Statale Rende – Quattromiglia alla 27^ Olimpiade dei Giochi Linguistici e Matematici “Gioiamathesis”, le cui finali si sono svolte a Reggio Calabria

 

RENDE (CS) – Orgoglio e soddisfazione frutto di un lavoro faticoso, impegnativo. A Reggio Calabria si sono svolte le fasi finali lo scorso mese di maggio della particolare olimpiade, all’Istituto Comprensivo Principe di Piemonte. A promuovere la manifestazione proprio l’associazione Gioiamathesis intitolata al Prof. Michele Villanova, studioso e docente del liceo Classico di Gioia del Colle con l’obiettivo di promuovere iniziative, finalizzate al miglioramento dell’insegnamento delle discipline scientifiche, in particolare della matematica, secondo le metodologie della Prof. Emma Castelnuovo, Maestra della didattica della matematica. Da febbraio 2009 GioiaMathesis è stata accreditata dal Ministero della Pubblica istruzione fra gli Enti per la valorizzazione delle eccellenze e tra le sue attività ci sono scambi interculturali, convegni, rassegne culturali con Enti locali, seminari per la divulgazione e la didattica della matematica.

All’edizione 2017, la ventisettesima, hanno partecipato anche gli alunni della Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo Statale Rende-Quattromiglia, della 3°sezione del plesso di Arcavacata e del plesso di Villaggio Europa. Per la fascia 5-6 anni, che comprende i bimbi frequentanti l’ultima sezione dell’infanzia e la prima classe della primaria, gli alunni finalisti ai test visivi di logica matematica sono stati, per il plesso di Arcavacata: Cundari Alfredo, Furano Mariapia, Gentile Elisabetta, Guma Justin Marcello, Ippolito Sofia Maria, Russo Michael Pio, Tucci Miriam, Veltri Cristina, Paletta Sara, Sergio Romano Giovanni, Rovella Giulia Andrea, e per il plesso di Villaggio Europa gli alunni Arturi Francesca, Iezzi Aurora e Scarfò Mattia.

Cinque i bambini che si sono classificati: Cundari Alfredo (3° classificato – medaglia), Sergio Romano Giovanni (3° classificato – medaglia), Ippolito Sofia Maria (4° classificato), Furano Mariapia (5° classificato) e Iezzi Aurora (4° classificato).

Docente di riferimento dell’importante progetto al quale ha aderito l’istituto diretto dalla prof. Franca Lucia Perri, per il plesso di Arcavacata, l’insegnante Rosa Greco mentre per gli alunni del plesso di Villaggio Europa, l’insegnante è Maria Donato.

Non appena venuta a conoscenza dei risultati della finale, la dirigente scolastica, prof. Franca Lucia Perri, ha espresso la sua soddisfazione sottolineando come il talento e il lavoro portino a questi importanti risultati. E l’insegnante Rosa Greco ha voluto invece ringraziare i piccoli e i rispettivi genitori che hanno “creduto nella qualità formativa offerta dalla scuola”. “Per questo motivo – ha dichiarato l’ins. Greco – nella veste di referente della XXVII Olimpiade dei Giochi Logici Linguistici Matematici per l’Istituto comprensivo Rende Quattromiglia e di componente del Consiglio di Istituto per l’infanzia, voglio porgere a nome dell’Istituto, i migliori complimenti all’Associazione GioiaMathesis per la perfetta organizzazione della gara anche in considerazione del rispetto di tutte le tempistiche e per la professionalità, l’efficienza e la disponibilità sempre dimostrata da parte di tutto lo staff”.

Oltre al grande talento dei piccoli alunni dell’istituto è stato di fondamentale importanza anche il metodo utilizzato per l’apprendimento che ha permesso agli allievi di affrontare il percorso didattico: “l’apprendimento della matematica è spesso problematico – ha spiegato l’ins. Greco – per tanti alunni ma può diventare una sfida stimolante sia per i soggetti coinvolti che per gli insegnanti. Una delle finalità del lungo percorso didattico dedicato alle attività di pre-calcolo e di logica matematica, iniziato già a settembre 2016, è stata quella di far vivere la matematica in forma ludica per avvicinare a questa disciplina anche i meno motivati”.

Le strategie metacognitive

“Le nostre aspettative sono state pienamente raggiunte e in maniera positiva. Durante tutto quest’anno di intenso lavoro abbiamo potuto rilevare il coinvolgimento costante e la partecipazione attiva di tutti i bimbi. Benché la competizione fosse riservata agli allievi della fascia 5-6 anni, avendo in sezione la presenza di bambini più piccoli d’età, questi sono stati ugualmente iscritti a partecipare. Cristina Veltri, quattro anni compiuti il 09 febbraio 2017 ha superato alla stregua dei bimbi di cinque anni la selezione del 2 marzo 2017 ed è rientrata a pieno titolo tra i finalisti. Ciò a dimostrazione che quando l’attività didattica utilizza una serie di strategie metacognitive, tese a sviluppare il potenziale di apprendimento di ciascun alunno, si garantisce a tutti gli allievi il successo formativo in ogni campo di esperienza, a prescindere anche da ciò che sostengono le teorie psico-pedagogiche classiche che descrivono a quell’età un pensiero logico ancora non maturo. Il segreto, quindi, sta nell’attuare una didattica che modifica all’occorrenza la situazione in cui si svolge l’apprendimento per rendere fruibile a tutti ogni conoscenza, con l’obiettivo ultimo di rendere l’alunno sempre più competente”.
“L’elemento più rilevante – continua la Greco- è l’attenzione prestata nei confronti del soggetto impegnato nella soluzione di compiti matematici e dei processi da lui messi in atto. L’alunno è considerato attivo costruttore delle proprie conoscenze all’interno di un contesto attivo in cui l’insegnante assume il ruolo di guida alla reinvenzione della matematica, intesa come appropriazione dinamica di idee, strutture e procedimenti (Freudenthal, 1994)”.

Ed ‘è stato proprio questo il successo dei ragazzi, l’utilizzo da parte degli insegnanti di una serie di strategie didattiche, tese a valorizzare il potenziale di apprendimento di ciascun alunno per favorire la sua autonomia. L’alunno infatti è chiamato non solo ad acquisire conoscenze ma soprattutto abilità e competenze, e tra queste quella di “imparare ad imparare ”, cioè la padronanza di una serie di consapevoli strategie che gli permettano di continuare ad imparare nel modo per lui più giusto. La cosiddetta ‘Metacognizione‘ è stata alla base dei processi di apprendimento che significa letteralmente “oltre la cognizione” e sta ad indicare la capacità di “pensare sul pensiero” o meglio di poter riflettere sulle proprie capacità cognitive. Il concetto si riferisce alle attività della mente che hanno per oggetto la mente stessa, sia nel momento della riflessione, sia nel momento del controllo. Questa capacità funziona come “acceleratore cognitivo”, cioè migliora l’efficacia dei processi cognitivi attraverso il monitoraggio e la valutazione costante del monitoraggio dell’andamento del pensiero.

L’approccio metacognitivo rappresenta una modalità privilegiata per trasmettere contenuti e strategie, a qualsiasi età, poiché mira alla costruzione di una mente aperta. La didattica metacognitiva riguarda il funzionamento dei processi di apprendimento, è un approccio didattico che richiede, prima di tutto, un atteggiamento metacognitivo che privilegi non cosa l’alunno apprende, ma come l’alunno apprende e che attivi la propensione a far riflettere gli studenti su aspetti riguardanti la propria personale capacità di apprendere, di stare attenti, di concentrarsi, di ricordare.

Tutto questo è stato possibile non solo grazie alla partecipazione degli alunni ma anche grazie alla dedizione e all’impegno delle insegnanti che li hanno seguiti. Un ringraziamento infine, va ai genitori sempre accanto alle maestre e ai loro figli in quest’avventura, che si sono dimostrati ben predisposti e felicemente emozionati di accompagnarli a Reggio Calabria per la finale.

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