SIBARI – Paura tra le acque. Per una famiglia di Reggio Calabria, l’ultima domenica di settembre, programmata con una bella gita in barca ai laghi di Sibari s’è trasformata in una domenica da incubo, difficile da dimenticare. La barca sulla quale stavano viaggiando, infatti, a causa di un problema al motore, è andata in fiamme, e gli occupanti sono stati travolti dal ritorno del fuoco che li ha ustionati.
Il botto, il fumo e le fiamme hanno, immediatamente, richiamato l’attenzione di quanti, in quel momento erano presenti all’interno del porto che si sono messi subito in contatto con la sala operativa del 118 di Cosenza, diretta dal dottor Riccardo Borselli, per chiedere l’intervento di assistenza medica urgente. Dalla centrale operativa di Cosenza è stata subito attivata lo smistamento dei soccorsi con l’interessamento delle Pet (postazioni emergenza territoriale) presenti sul territorio di competenza. La telefonata di soccorso è arrivata alla sala operativa del 118, intorno alle 13:35, la telefonatya di scorrso è stata presa dall’operatrice Vittoria Ziccarelli chje, di concerto con i colleghi Francesca Guzzo, Fabrizio L Feudo e Francesco Domanico e sotto il cordinamento sanitario dei medici Gianfranco Ardente e Giovanna Aquino, hanno immediatamente attivato isoccorsi. Alle 13:57, infatti, è stata attivata la Pet di Trebisacce, appena qualche minuto prima erano state allertate l’associazione privata “La Nobiltà” di Cantinelle e la postazione di emergenza territoriale di Corigliano, nonchè il personale medico e paramedico della postazione elisoccorso decollato da Cirò Marina. Le condizioni più serie, sia per quanto riguarda le ustioni riportate sul corpo, sia per quel che concerne il comprensibile spavento, sono risultate quelle di un bambino di 11 anni, trasportato al centro grandi ustioni di Brindisi. Gli stessi operatori su citati, in collaborazione con i due medici in serviziopresso la centrale operativa hanno gestito anche i trasfderimenti, mettendosi in contatto con il centro grandi istionati pugliese per la ricerca di disponibilità dei posti letto. I quattro hanno riportato ustioni sparsi sul 30, 40 e anche 50% sul corpo, tanto che, per tutto, dopo i primi interventi di medicazione, è stato necessario il trasferimento, in elicottero e in ambulanza presso i centri grandi ustionati di Brindisi. Le quattro persone ferite, stando alle prime indiscrezioni mediche, non sarebbero gravi, in ogni caso verranno tenuti sotto osservazioni, anche per evitare l’insorgenza di eventuali complicazioni.
