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A scuola di legalità con il Premio “U. Pagano”. Ad Amendolara per parlare di violenza e web

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A scuola di legalità con il Premio “U. Pagano”. Ad Amendolara per parlare di violenza e web

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Premiate, dalla Fondazione per lo Sviluppo dell’ Alto Ionio, le opere testuali e musicali di 80 ragazzi dell’ istituto Comprensivo di Amendolara (Cs). Parteciperanno ad un viaggio d’ istruzione che li porterà alla Camera dei Deputati ed all’ incontro formativo con la presidente Laura Boldrini.

AMENDOLARA (CS) – Nella splendida cornice della Chiesa del Convento di San Domenico in Amendolara, si è svolta ieri la V edizione del “premio Pagano” dedicato alla memoria del giudice Umberto Pagano, originario di Amendolara, già presidente della Corte d’Assise di Bari e della Corte d’Appello di Lecce.Il Premio, organizzato dall’Associazione per lo Sviluppo dell’Alto Jonio di cui è presidente il consigliere e parlamentare Antonio Pagano figlio del compianto Umberto,  è riservato alle Scuole Secondarie di Primo e Secondo Grado della provincia di Cosenza. Alla presenza, appunto, delle scuole  di Amendolara, Roseto ed Oriolo, sempre in provincia di Cosenza, si è sviluppato l’ incontro sul tema : “La violenza corre sul web: il linguaggio d’ odio sui social network”.

Far conoscere agli studenti il ruolo delle istituzioni, e avvicinarli ai luoghi dove si esercita il potere legislativo del Parlamento è quanto si prefigge il “Premio Pagano”, che quest’ anno ha voluto premiare gli studenti vincitori del concorso con un viaggio d’ istruzione a Montecitorio. Saranno, infatti ben 80 i ragazzi che il due Giugno, festa della Repubblica, non solo varcheranno la soglia della Camera dei Deputati, come visitatori, ma soprattutto avranno modo di incontrare e colloquiare con la portavoce stessa della Camera, la presidente Laura Boldrini, pioniera dell’approvazione, nel 2015, proprio della legge sul Cyberbullismo.

Fiilo conduttore di tutte le edizioni del Premio, che ormai è entrato nel panorama dei concorsi scolastici della provincia di Cosenza, è esaltare il concetto di legalità e del rispetto delle regole. Lungo questo cardine si è snodato il dibattito degli ospiti presenti, a partire dal sindaco Antonello Cimminelli al presidente della Fondazione per lo Sviluppo dell’Alto Ionio, l’on. Pagano; passando per gli attesi onorevoli Scopelliti  e Dambruoso; i quali citando le loro rispettive esperienze: l’ una di figlia del compianto giudice Nino Scopelliti, ucciso dalla mafia nel ’91; e l’altro di questore della Camera dei Deputati nonchè illustre  magistrato  nel ambito del terrorismo interno ed internazionale, hanno affermato l’ importanza del principio di legalità nella quotidianità di ogni singolo individuo.

Afferma Dambruoso: “laddove manca il principio di legalità non vi potrà mai essere un buon rapporto tra Stato e cittadino, poichè la legalità sta alla base di ogni civile rapporto.” In quest’ottica l’ on. Scopelliti, introduce il tema della violenza sul web.

“La violenza virtuale non è molto diversa da quella fisica. Chiunque apprezza, semplicemente con un click sulla tastiera di un pc, uno scritto o qualunque altra cosa che inneggi ad un atto di violenza anche verbale, ecco.. costui implicitamente sta facendo lo stesso gioco dei cosiddetti… mafiosetti di quartiere“, afferma l’ on. Rosanna Scopelliti, per la quale è auspicabile e necessario che le scuole siano lo strumento principale attraverso il quale insegnare agli uomini di domani che la legge e quindi la legalità  è “portatrice sana di benessere sociale”.

La giornata si conclude con la premiazione di 80 ragazzi dell’ Istituto Comprensivo di Amendolara, Roseto ed Oriolo, artefici di opere musicali e letterarie sul principio base che dovrebbe disciplinare il web, appunto, la legalità.

 

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