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Balneazione, esiti sfavorevoli per due aree Calabresi. Tropea e Ricadi, invece, ritornano balneabili

Calabria

Balneazione, esiti sfavorevoli per due aree Calabresi. Tropea e Ricadi, invece, ritornano balneabili

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Arpacal ha comunicato gli esiti delle analisi effettuale sul campione di acqua di mare prelevato in alcune aree della costa calabrese.

 

REGGIO CALABRIA – Il Dipartimento provinciale Arpacal di Reggio Calabria ha comunicato questa mattina al Commissario Straordinario del Comune di Bovalino, nonché al Ministero della Salute ed alla Regione Calabria, che “in riferimento alle attività di campionamento effettuate ai sensi del D. Lgs. 116/08, le analisi effettuale sul campione di acqua di mare prelevato in data 22/05/2017 presso le stazioni di campionamento denominate “Km 85 della SS106” e “Fine Lungomare Nord” ricadenti nel Comune di Bovalino, hanno dato esito sfavorevole per superamento del valore del parametro “Escherichia coli” a quello imposto dalla normativa vigente (valore limite 500)”. In entrambi i punti, infatti, il valore di Escherichia coli superava i 35.000. Sugli altri punti ricadenti nel tratto di costa del comune di Bovalino non vi sono stati altri sforamenti. Come da protocollo, il Dipartimento di Reggio Calabria  dell’Arpacal ha informato il Commissario Straordinario del Comune di Bovalino che “i risultati dei controlli suppletivi, che saranno effettuati al fine di verificare l’entità e la durata dell’inquinamento, saranno comunicati nel più breve tempo possibile”.

Esito favorevole a Tropea e Ricadi

VIBO VALENTIA – Il Dipartimento provinciale di Vibo Valentia dell’Arpacal ha comunicato oggi ai Sindaci di Tropea e Ricadi che le analisi suppletive eseguite il 18 maggio scorso, relativamente ai punti di Ricadi “Torre Ruffa” e di Tropea “300 mt M. dell’Isola” e “Lido Le Roccette”, hanno dato esito favorevole e, quindi, ritornano ad essere balneabili. Nella nota trasmessa, inoltre, il Dipartimento Arpacal di Vibo Valentia sollecita le amministrazioni comunali a prestare attenzione a quanto disposto dalla normativa di settore (D. Lgs. 116/08) in tema delle cosiddette “misure di gestione in circostanze eccezionali”, con l’articolo 10 che, testualmente, recita: “Le autorità competenti provvedono affinché vengano adottate misure di gestione tempestive e adeguate qualora vengano a conoscenza di situazioni inaspettate che hanno, o potrebbero verosimilmente avere, un impatto negativo sulla qualità delle acque di balneazione o sulla salute dei bagnanti. Tali misure includono l’informazione del pubblico e, se necessario, un divieto temporaneo di balneazione”.

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