L’ortopedico Confalonieri, il primario che “rompeva femori” alle vecchiette per allenarsi e favoriva ditte che producono protesi “difettate”, ha danneggiato anche pazienti cosentini.
COSENZA – Norberto Confalonieri, l’ortopedico che “ha rotto i femori” delle vecchiette per allenarsi alle nuove tecniche. “Eh l’ho rotto (…) gli ho fatto la via d’accesso bikini (…) per allenarmi (…) oggi ho fatto una vecchietta per allenarmi no!” Così, intercettato, il primario di ortopedia dell’ospedale di Milano “Gaetano Pini”, Norberto Confalonieri (arrestato lo scorso marzo per corruzione e turbativa d’asta e indagato per lesioni); parlava di aver “provocato la
Avvocato Massimiliano Coppa
Tra le vittime degli “affari” del chirurgo, indirettamente, vi sarebbe anche un paziente cosentino (al vaglio, però, ci sono altri casi). Il problema è il medesimo: il paziente fu sottoposto ad intervento di protesi che, poco dopo, gli causò una brutta infezione da “cromo cobalto”. Da qui fu necessario un secondo intervento per rimuoverla. Il paziente, probabilmente, rientra nel giro delle protesi “difettate”, avendo eseguito l’intervento sempre a Milano al “Pini” ed avendo avuto l’impianto di protesi dalla stessa casa produttrice coinvolta nell’inchiesta. Proprio per questo, il paziente si è affidato ai legali Massimiliano Coppa e Paolo Coppa. “Siamo in causa – ha dichiarato l’Avvocato Massimiliano Coppa – con la richiesta di risarcimento per i danni subiti. Il paziente che seguiamo non è stato operato direttamente dal chirurgo Confalonieri, ma la protesi impiantata e poi rimossa per una brutta infezione, proviene dalla stessa azienda, ovvero DePuy Johnson & Johnson. E’ anche da appurare se la protesi è stata impiantata per necessità clinica o meno.” Quelle protesi, infatti, vennero ritirate poi dietro ordinanza del Ministero della Salute.
