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Estorce denaro al Nord fingendo di avere parenti nelle ‘ndrine
CODOGNO (LO) – Aveva appena riscosso 1.400 euro di ‘protezione’ quando è stato arrestato dai carabinieri di Codogno, nel lodigiano.
Si tratta di un 43enne incensurato di Reggio Emilia, F. S., che aveva deciso di rendere un inferno la vita del suo ex datore di lavoro. Disposto a placare le sue minacce solo in cambio di denaro. Somme sempre più cospicue che il commerciante codognino non riusciva più a coprire. Alla vigilia di ferragosto, il presunto estortore è stato rintracciato dai militari e tradotto presso la casa circondariale di Lodi. A tradirlo è stata la sua stessa vittima, stanca di subire ulteriori vessazioni dal suo vecchio dipendente. Per i primi mesi posto di fronte a cruente minacce di morte aveva deciso di pagare, scongiurando ripercussioni sulla sua vita privata e sulla sua azienda. Poi le richieste si sono intensificate, portandolo alla disperazione e quindi alla denuncia. Intimidazioni ripetute in cui F. S. continuava a vantare potenti amicizie tra gli affiliati alla ‘ndrangheta. Amici e parenti disposti ad arrivare sino in Lombardia per assicurare che le cifre a lui dovute fossero state consegnate regolarmente. Pedinato dalle autorità, l’uomo è stato quindi ammanetato dopo aver ricevuto da parte del commerciante una delle tante tranche che in questo caso, da quanto emerso dalle indagini, sarebbe stata versata per pagare il viaggio dei parenti giunti dalla Calabria proprio per intervenire in suo aiuto, qualora non avesse avuto intenzione di pagare tutto e subito. Recuperato il denaro i miliatri lo hanno riconsegnato alla vittima. Sul caso è stato aperto un fascicolo volto a scoprire se con le millantate appartenenze alla malavita calabrese l’uomo abbia taglieggiato altri commercianti della zona.
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