“Rivogliamo l’aria della Sila”. I Comuni della Presila cosentina chiedono alla Regione Calabria di ritirare l’autorizzazione che consente all’impianto di smaltire rifiuti.
CELICO (CS) – Questa mattina sono state portate all’attenzione del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, le ormai “famose” tredici delibere comunali che, presentate su proposta del Comitato Ambientale Presilano, sono state approvate all’unanimità nei Consigli Comunali rappresentativi dell’intero comprensorio. Le delibere – scrive in una nota il Comitato Ambientale Presilano – certificano inequivocabilmente che persiste la diffusione di odori insopportabili, che questi odori invadono continuamente gli abitati di diversi comuni Presilani e che i miasmi provengono dall’impianto per la lavorazione dei rifiuti della Mi.Ga. srl e dalla discarica annessa cui proprietà è riconducibile a Raffaele Vrenna ex patron del Crotone Calcio. L’invio delle delibere è stato accompagnato da una lettera, scritta e firmata in maniera congiunta dall’unanimità dei Sindaci e dal Comitato Ambientale Presilano, con la quale si richiede formalmente, al Presidente, di audire tutti i firmatari della richiesta e di fornire, a breve giro, una risposta non equivoca sulla vertenza avanzata. L’emissione di odori molesti è una palese e reiterata violazione di una delle prescrizioni contenute nell’Autorizzazione Integrata Ambientale. La testimonianza dei rappresentanti istituzionali locali equivale alla certificazione collettiva della presenza di questi odori insopportabili. La volontà di esigere, in maniera unitaria e nell’immediatezza, una risposta dal Presidente della Regione Calabria è un fatto di eccezionale valenza politica.
Ancora una volta il territorio Presilano urla a voce unita. È questo un grido che non può rimanere inascoltato. Quello comunale è il livello istituzionale più vicino alle persone ed è quello maggiormente in grado, e perciò costituzionalmente chiamato, ad esprimerne i bisogni reali. Se neppure di fronte alla voce unitaria di tutti gli Amministratori locali, il Presidente Oliverio sarà in grado di agire con la fermezza necessaria, dovremo definitivamente considerarci dei “non cittadini”. Questo sia perché vedremmo calpestato, ancora una volta, il nostro diritto al benessere, ma soprattutto perché sarebbe diminuito, in sostanza, il senso stesso del nostro diritto al voto e alla rappresentanza politica. Sarebbe davvero inaccettabile. Il Comitato Ambientale Presilano lavora senza sosta da quattro anni e, ora più che mai, la Presila è unita negli intenti, nelle richieste e nei metodi da adottare per raggiungere un unico e solo obiettivo. La misura è colma. Abbiamo il sacrosanto diritto di ritornare a respirare la salubre aria della Sila. In questi anni hanno tentato di calpestare la nostra dignità senza pietà. Ma la Presila non demorde, merita un futuro diverso, e se lo conquisterà. Oliverio: esistono ragioni di ordine tecnico, motivazioni di ordine legale. Lo richiede il rispetto dei principi democratici di rappresentanza politica e territoriale. Mo’ basta: sospensione immediata dell’AIA e chiusura definitiva dell’impianto di Celico”.
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