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Beni comuni, la ‘rigenerazione urbana’ a Cosenza
COSENZA – Animazione teatrale e innovazione sociale.
Queste le principali leve dell’Associazione di volontariato Teatrino Clandestino Sud di Cosenza, un gruppo di “cittadini attivi” il cui intento è quello di contribuire alla riqualificazione urbana della città bruzia; pochi giorni fa i volontari hanno presentato il “Festival di Rigenerazione Urbana”, un pic nic urbano che si terrà a settembre nel centro storico di Cosenza. In un’intervista il presidente dell’Associazione, Daniele Scarpelli, ci racconta come e da quale esigenza nasce la Teatrino Clandestino Sud, e quali sono le idee in cantiere.
Ci racconta come nasce l’Associazione di volontariato Teatrino Clandestino Sud?
“L’idea cardine del progetto si fonda sul concetto di cittadino attivo; la nostra Associazione mira a promuovere l’azione dei comitati di quartiere e dei gruppi di cittadini che condividono l’esigenza di prendersi cura degli spazi pubblici che vivono quotidianamente, e che magari versano in condizioni degradate. Uno degli obiettivi principali promossi da Teatrino Clandestino Sud, infatti, è proprio quello di prendersi cura dei luoghi pubblici dell’area urbana, che siano edifici o spazi verdi, dismessi, degradati o in rovina. Guardiamo con molto interesse al lavoro svolto dal LabSus, il Laboratorio per la Sussidiarietà che promuove, a livello nazionale, l’organizzazione e la collaborazione dei cittadini e delle amministrazioni per la gestione del bene comune urbano. Un esempio positivo in questa direzione è stato offerto dall’Amministrazione di Bologna, che ha stilato il Regolamento sulla Collaborazione tra Cittadini e Amministrazione per la cura e la rigenerazione urbana del territorio”.
Qual è lo scopo delle vostre attività, quale il contributo che volete dare alla città di Cosenza?
“Vogliamo sperimentare anche a Cosenza la Rigenerazione urbana, come già sta avvenendo in altre parti d’Italia (e non solo nda), un’azione che confluisce nel più grande ambito dell’innovazione sociale sostenibile da un punto di vista economico, ambientale e culturale. La nostra attività è sintonizzata infatti con altri gruppi, comitati e associazioni, che promuovono la partecipazione diretta e orizzontale della gestione dei beni e dei mezzi di produzione, come ad esempio i gruppi di acquisto e commercio equi e solidali, o le Banche del Tempo, in cui vengono barattate le prestazioni lavorative. Soprattutto guardando al contesto di crisi generale in cui versiamo, riteniamo necessario dare il nostro apporto concreto. Abbiamo lanciato la nostra prima campagna di raccolta fondi ( http://www.risorgimentilab.it/argalio-crowdfunding/14-cittadinanza-attiva-e-democrazia-partecipata/44-picnic-urbano) per realizzare a Settembre un festival di Rigenerazione Urbana, più precisamente un pic nic urbano, nel centro storico di Cosenza; un modo per cercare di coinvolgere e sensibilizzare la popolazione sull’importante tema della gestione della cosa pubblica, o meglio, comune”.
Qualche idea sul futuro del Teatrino Clandestino?
“Ci auspichiamo, con il nostro operato, di innescare un meccanismo che invogli singoli e gruppi a dare il proprio contributo alla collettività e al territorio nel rispetto di tutti, in maniera orizzontale. L’intento è quello di realizzare un progetto che, partendo dalla mappatura dei luoghi dismessi, in particolare nel centro storico della città, sviluppi azioni sistematiche di Rigenerazione, di gestione diretta e partecipata del Bene Comune Urbano”.
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