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Calcio, Cosenza: Antonio Magli, il nuovo centrale difensivo acquistato dal Brescia.
Cosenza – Continuiamo a conoscere meglio i nuovi innesti nella rosa del Cosenza per la stagione 2014/15, presentando il nuovo difensore centrale a disposizione di mister Roberto Cappellacci, acquistato dal Brescia con contratto annuale rinnovabile per altre due stagioni.
Magli Antonio
Orzinuovi (BS) – 05.03.1991
Difensore centrale – Piede Sinistro – m. 1,85; kg. 79
Proveniente dal Feralpi Salò
Campionato
Stagione Squadra Serie Presenze Reti
2010-11 Como Ia div./a 21 –
2011-12 Brescia Serie B 13 –
gen. 12 Frosinone Ia div./b 4 –
2012-13 Brescia Serie B 0 –
gen. 13 Feralpi Salò Ia div./a 13 1
2013-14 Feralpi Salò Ia div./a 26 2
2014-15 Cosenza L. Pro/c – –
Totale in serie B 13 –
Totale in serie C1/Ia div. 64 3
Totale 77 3
Nazionale
Nazionale Convocazioni Presenze Reti
Under 19 2 1 0
U20 LegaPro 1 0 0
Ciao Antonio e benvenuto, anche tu, a Cosenza. A te la presentazione…
–Ciao, sono nato a Orzinuovi (come l’ex c.t. Cesare Prandelli), sono cresciuto nel Brescia, gioco da difensore centrale e sono un mancino.
In carriera hai segnato 3 reti, tutte di testa: il tuo punto forte, non c’è dubbio! E nell’impostare il gioco come te la cavi?
– Si, dicono sia abbastanza bravo di testa. Nel Feralpi Salò l’allenatore Scienza mi chiedeva di far partire l’azione da dietro e molto spesso prendevo la responsabilità di impostare la manovra.
A proposito di allenatori precedenti, a quali sei rimasto più legato finora?
– Sicuramente Oscar Brevi mi ha dato la possibilità di esordire nel calcio professionistico. Anche di Iachini porto con me un buon ricordo. Mentre con Calori e Cavasin non ho avuto molte possibilità di mettermi a disposizione, perché ancora non avevo recuperato pienamente da un infortunio. Al Feralpi Salò, poi ho trovato Rimondina che mi ha dato l’opportunità di tornare a giocare con un certa continuità, quindi anche lui mi è servito molto.
Adesso hai iniziato a lavorare con mister Cappellacci, lo conoscevi già prima?
-Personalmente non lo conoscevo, me ne avevano parlato però bene ed ora che lo conosco posso confermare quanto di buono mi era stato detto sul suo modo di lavorare con noi giocatori.
Le prime impressioni sui nuovi compagni di squadra?
-Siamo un buon gruppo, il mio compagno di stanza in ritiro è Nicola Ravaglia. Non conoscevo nessuno degli altri compagni, se non come avversari, avendoli affrontati diverse volte. Poi il capitano Manolo (Mosciaro, n.d.r.) mi sta dando una grossa mano ad inserirmi ed a capire come ci si sente a giocare per questa Città.
La prima parte del ritiro si sta concludendo..
-Si, sabato prima della partenza probabilmente ci sarà un altro test in famiglia, ma non so se potrò prenderne parte a causa di un colpo preso sul piede, ma nulla di grave…
Al contrario di quel brutto infortunio al ginocchio di qualche anno fa..
-Eh, l’infortunio al crociato è stato un brutto momento del mio inizio di carriera e mi ha forse un po’ pregiudicato in qualche cosa. Ma è stato importante ripartire, capire che sono inconvenienti che possono capitare ad un calciatore ma vanno superati per tornare più forti di prima.
Negli anni passati eri considerato tra i migliori prospetti nati dopo il ’90, ti sei anche affacciato alla Nazionale di categoria; coltivi qualche speranza “Azzurra”?
-Sono stato convocato due volte in Under19, riuscendo anche ad esordire, ed una volta per la Nazionale di LegaPro. Quelli sulla Nazionale, però, sono discorsi fuori dalla realtà delle cose. Certamente sogni e ambizione bisogna sempre continuare ad averne, ma principalmente si deve pensare a lavorare giorno per giorno.
Essendo “casa tua”, hai lasciato a malincuore il Brescia?
-No, anche perchè dopo la prima esperienza in prestito al Como ero stato ceduto con la stessa formula al Frosinone e poi in comproprietà al Feralpi Salò. In più il Brescia non passa un ottimo periodo societario, così è venuta fuori l’ipotesi di trasferirmi a Cosenza ed, ovviamente, l’ho accettata molto volentieri.
Il DS Meluso ti aveva già preso ai tempi del Frosinone, segno che crede molto nelle tue capacità…
-L’ho conosciuto quando giocavo nel Frosinone ed ora mii ha voluto qui a Cosenza, devo ringraziarlo per questo.
Fuori dal campo come sei?
-Faccio una vita molto tranquilla, mi piace vedere film e passeggiare, in compagnia della mia fidanzata che mi seguirà in questa nuova esperienza.
Quindi il pericolo della nostalgia da casa è scongiurato?
-Avere la propria compagna accanto quando si è lontani da casa è importante, anche se la mancanza dagli affetti familiari si farà sentire. Ad ogni modo la vivrò come un’esperienza di vita e lavorativa. Cosenza, poi, mi han detto che è una bella città e a me piace conoscere posti nuovi e gente nuova…
Un saluto ai tifosi?
-Li saluto volentieri e voglio assicurare loro che con questa maglia addosso mi impegnerò al massimo, per questa società, per questa Città.
IN BOCCA AL LUPO per la nuova stagione…
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