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Calcio, Cosenza: Intervista al neoacquisto Emiliano Tortolano

Foto Pescatore/Tucci

Cosenza – Vi presentiamo l’intervista rilasciata telefonicamente da Emiliano Tortolano, nuovo innesto nella rosa del Cosenza Calcio 2014/15, impegnato con i suoi compagni nel ritiro di Norcia per preparare al meglio la stagione che inizierà ufficialmente il 10 agosto con la sfida alla Cremonese, valevole per il primo turno di Coppa Italia.

 

Tortolano Emiliano

Ostia – 22.05.1990

 

Centrocampista esterno – Piede Destro – m. 1,86; kg. 79

 

Proveniente dall’Aprilia (proprietà Catania)

 

Campionato:

Stagione Squadra Serie Presenze Reti (Rigori)

 

2009-10 Colligiana IIa div./B 23/3

 

2009-10 Colligiana P. out 2/0

 

2010-11 Latina IIa div./C 27/12 (5)

 

2011-12 Latina Ia div./B 13/3 (1)

gen. 12 Pergocrema Ia div./B 13/2

 

2012-13 Latina Ia div./B 11/2 (1)
gen. 13 Sorrento Ia div./B 12/2
gen 13 Sorrento P. out 2/1

 

2013-14 Catanzaro Ia div./B 13/1
gen. 14 Aprilia IIa div./B 13/1

 

2014-15 Cosenza L. Pro/C -/-

 

Totale in serie B -/-

 

Totale in serie C1/Ia div. 64/11 (2)

 

Totale in serie C2/IIa div. 65/16 (5)

 

Totale in serie D -/-

 

Totale 129/27

 

Ciao Emiliano e benvenuto a Cosenza. Come procede il ritiro di Norcia?

 

-Stiamo lavorando tanto, com’è giusto che sia in un ritiro precampionato. La fatica inizia a farsi sentire, qualche acciacco è fisiologico ma complessivamente sta andando tutto per il meglio. Ci si allena bene, il gruppo ascolta le indicazioni dello staff e si applica con dedizione.

 

La prima partitella in famiglia contro una selezione locale ti ha visto tra i protagonisti con una doppietta.

 

-A dire il vero ne ho fatto soltanto uno! L’avversario non era dei più ostici ma ci è servito molto per mettere a fuoco e metabolizzare 3-4 movimenti durante le partite che il mister vuole da ognuno di noi.

 

Conoscevi già mister Cappellacci?

 

-Lo conoscevo da avversario. Sapevo che predilige il 4-3-3, un modulo che a me piace molto.

 

Il ruolo in cui preferisci giocare?

 

-Sono abituato a giocare esterno alto a sinistra. Spesso quando ricevo palla tendo a giocarla col destro, di prima, verso l’attaccante per cercare lo scambio oppure mi posiziono per provare la conclusione diretta a rete. Nel settore giovanile della Roma ho ricoperto anche il ruolo di mezzala nel centrocampo a tre, trovandomi piuttosto bene.

 

Perché hai scelto Cosenza?

 

-Innanzitutto perché è una grande piazza e potrebbe essere un buon trampolino di lancio per me. Poi perchè quest’anno la Lega Pro la si può considerare una “seconda Serie B” vedendo il livello delle squadre che vi parteciperanno. In più avrò la possibilità di giocare il derby contro il Catanzaro, e sarà l’occasione per avere una personale rivincita dato che lì non sono stato trattato bene. Spero di fare gol sia al “Ceravolo” che al “San Vito”.

 

Dunque i tifosi possono stare certi della tua fedeltà ai colori rossoblu?

 

-Sono un giocatore che dà il massimo per la maglia con cui gioca, però se l’ambiente circostante non mi fa sentire il suo appoggio allora le cose cambiano: nel caso del Catanzaro è andata così, sia il Presidente che il resto della società non si sono comportati bene nei miei confronti. Quindi, ancor di più, forza Cosenza!

 

Chiusa l’infelice parentesi col Catanzaro ti sei trasferito ad Aprilia ed hai affrontato il Cosenza, creando non pochi problemi. Basti pensare all’espulsione del portiere Orlandi (ora preparatore dei portieri per i “lupi”, n.d.r.). Ne avete riparlato dell’episodio?

 

-(Ride..) Mi ha detto subito che per causa mia ha chiuso la carriera senza poter giocare le ultime 3 gare. Ma l’entrata che mi ha fatto era da criminale e il giudice sportivo non poteva infliggere una sola giornata di squalifica, mancava solo che avesse una pistola.. (ride ancora…)

 

La tua miglior stagione è senza dubbio il 2010/11 a Latina, vicino casa…

 

-La mia seconda casa è Latina. Ho giocato lì per tre anni, anche se non continuativi, facendo ottime stagioni. Soprattuto quella della promozione in C1 la porto sempre nel cuore, anche perché ho chiuso il campionato con 12 gol e 6 assist…niente male!

 

Ai tempi del Latina il mister era Sanderra, vecchia conoscenza del calcio Cosentino. Lo hai sentito per qualche consiglio sulla città?

 

– Prima di partite per il ritiro ci siamo sentiti ma ancora non sapeva che mi sarei trasferito a Cosenza, più avanti ci risentiremo.

 

I nuovi compagni di squadra?

 

-Beh, molti già li conoscevo: con Angelo Corsi abbiamo giocato assieme nella Pergolettese. Con Calderini e Criaco abbiamo molti amici in comune, avendo loro giocato ad Aprilia. Poi Bertolucci, Sassano, Cori, Alessandro, Mosciaro, Napolano. Diciamo che tutti mi stanno dando una mano ad inserirmi nel gruppo.

 

Il tuo cartellino è di proprietà del Catania per i prossimi 3 anni. Sei dispiaciuto di non esserti potuto giocare le tue chances con gli etnei in Serie B?

 

-Sarò sincero, un po’ mi è dispiaciuto. Speravo in una chiamata, poi è arrivata quella del Cosenza così ora si pensa solo al Cosenza, per il Catania ci sarà tempo.

 

Ti sei già posto un obiettivo personale per la nuova stagione?

 

-Spero di riuscire ad arrivare a 7-8 gol, magari fornendo altrettanti assist ai compagni e sarebbe già un buon punto.

 

Caratterialmente come sei? Si vociferava di qualche scaramuccia con ex allenatori..

 

– Gli anni passati ero un po’ più fumantino ma adesso, a furia di sbatterla, ho messo la testa a posto.

 

Sei nato ad Ostia come Daniele De Rossi, il quale ha dichiarato che Ostia è meglio di Copacabana. Sei d’accordo?

 

-Non sono mai stato a Copacabana ma essendo un “lidense” nato dico di sì, Ostia è più bella…

 

Dunque si può dire che sei un “lupo di mare”, hai avuto modo di vedere le coste calabresi?

 

-Si, adoro il mare. Sono stato sulla spiaggia di Catanzaro ma mi fido di chi dice che nel cosentino le coste sono più belle.

 

Sul tuo fisico si intravede qualche tatuaggio. Ce n’è uno che preferisci a tutti gli altri?

 

-Ne ho un bel po’: un braccio è completamente dedicato al mare. Sul polpaccio ho un pallone con tutti i miei portafortuna, ma quello che preferisco è quello che ho sul costato, sia perchè riguarda la mia famiglia, sia perché farlo mi è costato tanto dolore!

 

Se la stagione dovesse andare oltre le più rosee aspettative potresti pensare di aggiungere alla collezione un lupetto?

 

-Piano piano…magari, anzichè un lupo, posso fare una lupa così da accomunare il Cosenza e la Roma.

 

Durante il (poco) tempo libero da allenamenti e partite?

 

– Amici, risate, fare danni! 

 

Vuoi fare un saluto ai tifosi che ti/vi stanno aspettando?

 

– Certo. Li saluto e non vedo l’ora di incontrarli numerosi in città, sperando di non deluderli con le mie prestazioni.

 

 

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