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Blitz dei militari nei depuratori del Tirreno, sequestrati sei impianti

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Blitz dei militari nei depuratori del Tirreno, sequestrati sei impianti

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LAMEZIA TERME – La Guardia Costiera di Vibo Valentia ha oggi posto i sigilli a sei impianti comunali di depurazione nel Golfo di Sant’Eufemia.

I gestori delle strutture che si occupano dei reflui dei bacini del fiume Amato e del fiume Savuto avranno trenta giorni di tempo per provvedere a porre rimedio alle criticità rilevate dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme. Intanto diciotto hanno provveduto nella mattinata a notificare i provvedimenti di sequestro agli indagati, ai custodi e ad un dipendente dell’ATO 1 di Cosenza, nominato in qualità di esperto, che dovrà collaborare alla verifica dell’eliminazione delle anomalie riscontrate presso gli impianti.

 

I depuratori ai quali sono stati apposti i sigilli sono:
– L’impianto di depurazione consortile sito in località Marina del Comune di  Nocera Terinese, per deposito incontrollato di fanghi non smaltiti secondo la tempistica prevista per legge. Infatti il mantenimento dei fanghi di depurazione nelle vasche dell’impianto, provoca ad oggi, oltre al malfunzionamento del sistema depurativo, anche un trascinamento degli stessi nello scarico finale, che sfocia in mare tramite il torrente grande affluente del Fiume Savuto. In particolare al momento dei controlli i Guardacoste hanno, a conferma di ciò, accertato e filmato il trascinamento di fanghi all’uscita dell’impianto. Deferito alle autorità giudiziarie il sindaco pro tempore del Comune di Nocera. 

– L’impianto di depurazione sito in località Guarna del Comune di San Pietro a Maida, ove è stato accertato che i fanghi di depurazione non sono stati regolarmente smaltiti e si trovano depositati nei letti di essiccazione causando un non opportuno ciclo depurativo dei reflui fognari, con conseguente trascinamento allo scarico finale, confluente nel Fiume Amato. Deferiti due titolari delle imprese di gestione e conduzione degli impianti che si sono succedute nella gestione.

 

– I quattro impianti di depurazione del Comune di Serrastretta siti nelle località Timpa Cancello, Trempa Migliuso, Fossa d’Angoli, Costa Capoluogo, ove è stato accertato che i fanghi di depurazione non sono stati regolarmente smaltiti e si trovano depositati nei letti di essiccazione causando un non opportuno ciclo depurativo dei reflui fognari, con conseguente trascinamento allo scarico finale, confluente nel Fiume Amato. In particolare tre dei quattro impianti ispezionati, sono risultati inattivi al momento del controllo. Deferiti il Sindaco pro tempore del Comune di Serrastretta e il Responsabile dell’Area Tecnica.

 

Dal mese di febbraio sono stati 85 gli impianti di depurazione comunali e privati sottoposti ai controlli della Guardia Costiera di Vibo sia sulla fascia costiera che nell’entroterra su 36 comuni costieri e 4 provincie (Potenza – Cosenza – Catanzaro – Vibo). L’operazione denominata “Marechiaro 4“, ha visto operare più di 50 militari i quali hanno esperito ben 116 missioni percorrendo più di 5.823 Km di vigilanza, ispezionando 66 Comuni, 309 stazioni di sollevamento, dalle cui verifiche sono scaturiti 36 verbali amministrativi per un ammontare di oltre 217.000 euro e nr.30 notizie di reato indirizzate alle Procure competenti per territorio (Lagonegro-Paola-Lamezia-Vibo).
 

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