Un immigrato è morto per sospetto caso di meningite, dopo un giorno dallo sbarco a Vibo. Profilassi per tutto il personale impegnato nel soccorso.
VIBO VALENTIA – Un immigrato, giunto in Calabria in occasione dello sbarco da una nave avvenuto lo scorso 18 aprile a Vibo Valentia, è morto in Puglia il 21 aprile per sospetta meningite. Il caso ha fatto scattare le procedure per la profilassi che riguarderanno tutti i soccorritori coinvolti nelle operazioni di accoglienza, sia a Vibo Valentia che a Bari, dove l’uomo era stato successivamente trasferito. Secondo quanto ricostruito dal Coisp Calabria (Sindacato indipendente di polizia), l’immigrato è giunto nel porto di Vibo a bordo del rimorchiatore “Asso Ventinove” che aveva salvato in mare oltre 1.000 persone. Uno sbarco record che aveva fatto scattare un’ imponente macchina dei soccorsi, con i successivi trasferimenti in diverse regioni italiane.
Affrontiamo gli sbarchi con centinaia di persone in arrivo e con cadenza ormai quasi quotidiana, ma così è impossibile garantire sicurezza per gli operatori“. Secondo il Coisp, “occorre comprendere la portata dell’emergenza e tutti noi dobbiamo essere messi nelle condizioni di operare nella massima sicurezza, ma anche nel rispetto della dignità di ogni lavoratore. Non possiamo più essere l’avamposto di una emergenza senza precedenti, che viene scaricata sulle spalle di pochi volontari e pochi operatori delle forze di polizia”.
