L’atto vandalico compiuto da ignoti, che hanno danneggiato i lucchetti del museo di Ferramonti e danneggiato l’ex campo di concentramento, non ha rovinato la cerimonia per festeggiare il 25 Aprile, e per presentare il cimitero internazionale dei migranti.
TARSIA (CS) – Un atto vile, ignobile, quello compiuto da persone non identificate che hanno danneggiato la notte scorsa il portone d’ingresso dell’ex campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, e rotto i lucchetti del luogo che ospita il Museo della Memoria. Sull’episodio indagano i carabinieri.
L’anniversario del 25 aprile, festa nazionale della Repubblica Italiana in ricordo del 25 aprile 1945 è stato caratterizzato da una celebrazione alla presenza del sindaco, del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, di Franco Corbelli, leader di Diritti Civili e di altre autorità.
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“Ferramonti è un luogo simbolo, è espressione di una pagina drammatica della vita del nostro Paese – ha dichiarato il presidente della Regione, Mario Oliverio – ma anche espressione di accoglienza della Calabria, una terra che ha contribuito a lenire le sofferenze di uomini e donne che hanno subito la violenza del regime nazista e fascista. Questo
“Questa è una giornata particolare e storica – ha dichiarato Franco Corbellli, ideatore del progetto del cimitero internazionale dei migranti – questa grande opera umanitaria, del cimitero internazionale dei migranti, per dare dignità alle persone che perdono la vita nei tragici naufragi. Oggi consegniamo alla storia un opera in questo giorno, a testimonianza di questa straordinaria e piccola comunità. Oggi da Tarsia parte un messaggio per il mondo intero di speranza e umanità”.
Nel corso della manifestazione è stata anche inaugurata un’opera scultorea del Maestro Giovanni Cataldi.
Il Cimitero internazionale dei Migranti, sorgerà sulla collina di fronte al lago di Tarsia e al vecchio cimitero.
