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Porto Gioia Tauro, avviate le operazioni di trasbordo delle armi chimiche

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Porto Gioia Tauro, avviate le operazioni di trasbordo delle armi chimiche

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GIOIA TAURO (RC) – Sono iniziate nel porto di Gioia Tauro le operazioni di trasbordo del carico di armi chimiche siriane dal cargo danese Ark Futura, arrivato all’alba di oggi, alla nave statunitense Cape Ray.

Il via alle operazioni è stato dato dopo che il team di ispettori Opac ha controllato il carico. Il via alle operazioni di trasbordo è stato dato dagli ispettori dell’Opac, che a bordo del cargo Ark Futura hanno controllato tipo, quantità e imballaggi delle armi chimiche. Il primo container è stato agganciato da una gru ed è stato successivamente adagiato su un muletto, che a breve lo trasferirà sulla nave Cape Ray. Prima dell’avvio delle operazioni a bordo dell’Ark Futura, è salito il team di ispettori dell’Opac per la verifica del carico ovvero del tipo, la quantità e dell’imballaggio delle armi chimiche (già controllati alla partenza dalla Siria) prima dell’inizio delle operazioni di trasbordo sulla Cape Ray.

 

Le operazioni sono seguite in diretta streaming nei centri operativi allestiti nei municipi dei comuni su cui ricade l’area portuale: Gioia Tauro, San Ferdinando e Rosarno mentre il coordinamento dell’operazione e del dispositivo di sicurezza è assicurato dalla Prefettura di Reggio Calabria dove ieri si è insediato un comitato presieduto dal prefetto. Operazioni che dureranno circa 20 ore e saranno eseguite da 30 operai specializzati attraverso le gru dello scalo calabrese. Quando l’intero carico sarà imbarcato sulla Cape Ray, che prenderà il largo per raggiungere le acque internazionali e distruggerle. Tale trattamento durerà invece 60 giorni. Le scorie saranno poi portate in Texas e in alcuni siti europei dove saranno trattate come rifiuti industriali per lo smaltimento definitivo.

 

LE OPERAZIONI IN DIRETTA

ore 09:10 – E’ stato trasbordato nella stiva della nave statunitense Cape Ray il primo dei 78 container contenuti nel cargo danese Ark Futura che è stato portato all’interno della pancia dell’unità navale Usa a bordo di un muletto. Il primo dei container trasbordati sulla Cape Ray è stato prima ollevato da una gru e adagiato su un mezzo dotato di ruote, in gergo tecnico definito ‘ralla’. In seguito è stato trasferito da una nave all’altra, da poppa a poppa, mediante un ponteggio realizzato appositamente. I primi 3 container a essere trasferiti saranno quelli che contengono iprite (o gas mostarda) per un totale di circa 20 tonnellate.  È stata la stessa nave americana a chiedere di imbarcare per prima questa tipologia di container, per i quali si è deciso di usare delle gru fisse. Poi toccherà agli altri 75 che contengono precursori del sarin.

 

Il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti

“Finora sta andando tutto bene e non si tratta soltanto di fortuna anche se quella giova”. Così il ministro Galletti, lasciando la centrale operativa allestita nella prefettura di Reggio Calabria. Il ministro a Gioia Tauro terrà una conferenza stampa nell’area del trasbordo. “Abbiamo messo in campo – ha aggiunto – uno sforzo straordinario di intelligenze e di sinergie in grado di affrontare adeguatamente tutte le operazioni di trasbordo dell’arsenale chimico siriano. Finora posso confermare la mia soddisfazione per come le cose stanno andando e mi auguro vivamente che tutto si possa concludere così come è stato programmato”. Galletti è giunto in Prefettura poco prima delle 8 questa mattina ed ha incontrato il prefetto Claudio Sammartino e i responsabili delle forze dell’ordine della provincia di Reggio Calabria per fare un primo punto della situazione.

 

ore 11:50 – Finora sono stati caricati 18 container, tra cui i primi 3 di Hd (iprite). Il ritmo è di 6-7 container all’ora. E’ verosimile che l’operazione di trasbordo possa finire in 4-5 ore.

 

Manifestazione di protesta al grido di “Politici dove siete?”

E’ questo lo slogan della protesta inscenata dal Comitato quartiere Fiume e dalla Pro Loco di Gioia Tauro “per denunciare – hanno spiegato alcuni dei promotori – lo scempio ambientale che si sta verificando nella Piana da alcuni anni a questa parte”. Sullo striscione, sorretto da alcune donne che indossano delle mascherine, sono affisse le foto dei ministri degli Esteri, Federica Mogherini, e delle Infrastrutture, Maurizio Lupi. Alla manifestazione che si propone principalmente l’obiettivo di richiamare l’attenzione sugli alti tassi di incidenza dei tumori nell’area della Piana, partecipano molte donne e bambini. In uno degli striscioni colorati sono riproposti i volti delle vittime di tumore che si sono registrate negli ultimi anni. Su un altro cartello, imbracciato da tre ragazzini, si legge: “Ci state ammazzando”. Sempre nella piazza, a testimoniare l’assenza delle tante persone decedute, è stata posta una sedia vuota. “Da luglio 2013 ad oggi – dice Mimmo Praticò, responsabile di un’associazione di protezione civile locale – ci sono state 80 vittime per malattie tumorali e leucemie. Una situazione inaccettabile che non risparmia giovani e bambini. Come se non bastasse, adesso, dobbiamo avere a che fare pure con i rischi legati al trasbordo di armi chimiche nel porto”.

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