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Sgominata un’organizzazione dedita alle truffe, 32 arresti
PALMI (RC) – L’organizzazione è stata scoperta dalla Guardia di finanza e dalla polizia postale di Reggio Calabria.
Eseguite 32 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone tra cui imprenditori e professionisti. Finanza e polizia hanno sequestrato anche 12 società e beni per un valore complessivo di oltre 30 milioni di euro ed hanno effettuato 40 perquisizioni tra Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Basilicata. I reati contestati sono associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio ed alla frode fiscale realizzata mediante l’emissione di false fatture. Nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi, è stata individuato un sofisticato ed imponente meccanismo criminale finalizzato a riciclare denaro, proveniente da frodi fiscali, che, tra l’altro, confluiva su conti esteri degli imprenditori e professionisti coinvolti nelle indagini.
I particolari dell’operazione
Scoperto un sofisticato sistema di riciclaggio di denaro che partiva dalla Calabria per passare attraverso la Svizzera, Estonia, Olanda e nel paradiso fiscale di Vanuatu, piccolo atollo del Pacifico. Nell’operazione di stamane sono state anche sequestrate 12 società per un valore di 32 milioni di euro. L’indagine è iniziata alcuni mesi fa dopo la denuncia del direttore di un ufficio postale della Piana che ha segnalato un giro anomalo di contanti con accrediti e prelievi. Si è accertata così la presenza di questa associazione a delinquere che aveva creato delle cosiddette società ‘cartiera’ intestate a prestanomi che avevano sede legale in Estonia, in Svizzera, a Roma, a Milano e a Reggio Calabria. Attraverso un sistema di false fatturazioni hanno consentito ad altre imprese, con sede in molte regioni italiane, di evadere le imposte sui redditi e l’imposta sul valore aggiunto per oltre 53 milioni di euro. Il denaro, frutto di evasione fiscale, veniva quindi trasferito su conti correnti nella disponibilità degli imprenditori e dei professionisti coinvolti oppure secondo le necessità riportate in Italia anche in contanti. A dicembre scorso nella stazione Termini di Roma la polizia postale e Guardia di finanza hanno sequestrato 101 mila euro in contanti di banconote da 50 alla segretaria di un imprenditore campano attivo nel commercio all’ingrosso di pneumatici. Il contante serviva a restituire il denaro bonificato alle società romane a fronte dell’emissione delle false fatturazioni. A loro volta queste società di fronte a false fatture emesse da imprese estoni e risultate nella disponibilità di un avvocato italiano residente in Svizzera, trasferivano tali somme di denaro su conti correnti accesi nella repubblica baltica. I particolari dell’operazione sono stati resi noti dal procuratore di Palmi, Giuseppe Creazzo e dai vertici regionali e provinciali della Guardia di finanza e della polizia postale.
Arrestato anche un maresciallo della Finanza
Anche un maresciallo della Guardia di Finanza è stato arrestato e posto ai domiciliari nell’inchiesta della Procura di Palmi nell’ambito dell’operazione che ha portato all’arresto di 32 persone accusate di riciclaggio e frode fiscale. Il finanziere avrebbe usato il sistema informatico del Ministero dell’interno per fornire informazioni al fratello coinvolto nella truffa. Tra gli arrestati 20 sono detenuti in carcere e 12 ai domiciliari.
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