Tentato omicidio, trasferito da Cosenza a Rossano il 15enne in rianimazione

ROSSANO (CS) – Era stato ferito in un agguato, nel cuore della notte, da una persona che a volto coperto gli avrebbe sparato.

Da circa tre settimane il quindicenne era ricoverato presso l’ospedale dell’Annunziata. Vincenzo Spina ora sta meglio, ma ha ancora bisogno di cure. Continuerà la sua degenza, ancora lunga secondo la prognosi, a Rossano, presso il reparto ortopedia del “Nicola Giannettasio”. Il trasferimento, da Cosenza, è avvenuto questa mattina tramite il servizio di ambulanza “Beato Pio”. A darne notizia è Patrizia Uva che, nella sua doppia veste di Consigliere Comunale della Città di Rossano e Presidente dell’Associazione socio-culturale “Ali Libere”, di cui i genitori del quindicenne rossanese sono soci, ha accolto l’arrivo del ragazzo. Visibilmente commossa, la mamma di Vincenzo era accompagnata da numerosi amici e familiari del ragazzo. Era il 22 maggio – lo ricordiamo – quando Vincenzo Spina era stato raggiunto da colpi di arma da fuoco nei pressi del quartiere Gran Sasso. Le ferite procurategli avevano richiesto il ricovero urgente, prima presso il nosocomio di Rossano e poi presso quello di Cosenza. Le sue condizioni sono migliorate con il tempo a seguito degli interventi chirurgici subiti, ma il quindicenne rossanese non può dirsi ancora guarito. Avrà bisogno di ulteriore assistenza medica. Ecco perché il trasferimento a Rossano dove resterà fino alla completa guarigione. Secondo gli inquirenti che indagano sul caso il giovane potrebbe essere stato ferito per errore. A seguito dell’agguato era stato posto in stato di fermo il pregiudicato 37enne di Rossano Salvatore Abastante, ritenuto il presunto autore dell’azione criminale. Essendo il giovane in compagnia di altri ragazzi si ipotizza non fosse in realtà lui il bersaglio dello sparatore. Sullo sfonto del ferimento potrebbero, secondo gli investigatori, esservi contrasti legati alla spartizione dei diversi business sul territorio delle consorterie criminali della sibaritide.