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Lavoro ‘finto’ in Calabria: Garanzia Giovani, il flop da milioni di euro

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Lavoro ‘finto’ in Calabria: Garanzia Giovani, il flop da milioni di euro

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Il progetto finanziato dall’Unione Europea si è rivelato uno sciacallaggio ai danni dei giovani disoccupati.

 

CATANZARO – Il flop di “Garanzia Giovani” è stato certificato anche dalla Corte dei Conti. “Una missione fallita in sette Paesi, fra questi l’Italia, quella del programma europeo che si pone come obiettivo l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Non sorprende la sonora bocciatura della Corte dei Conti europea. Garanzia Giovani è stato, soprattutto in Calabria, un vero e proprio sciacallaggio nei confronti dei giovani disoccupati. In tantissimi ancora, soprattutto nella nostra regione e a percorso terminato, sono in attesa di essere pagati”. Lo afferma in una nota l’eurodeputata calabrese Laura Ferrara. “Proprio il ritardo nei pagamenti dei tirocini e la creazione di un nuovo database per la registrazione – continua – costituiscono le criticita’ piu’ evidenti nel nostro Paese. Il Movimento 5 Stelle ha espresso le proprie perplessita’ nei confronti di questo programma fin dall’avvio – continua Ferrara -. La disoccupazione giovanile in Calabria continua ad essere una piaga, a nulla sono servite le politiche europee ed i fondi messi a disposizione per poter migliorare la situazione. Nella matassa di Garanzia Giovani abbiamo voluto vederci chiaro e capire quali erano le principali cause dell’insuccesso del programma che in Italia ha investito 1,5 miliardi di euro.

 

A luglio con altri portavoce del Movimento 5 Stelle abbiamo ottenuto una missione ispettiva in Calabria e Sicilia. Abbiamo potuto registrare ritardi nei pagamenti, mancanza di trasparenza nei processi d’implementazione, scarsità nei controlli e monitoraggio, mancanza di dati per la valutazione dei risultati raggiunti e tirocini che mascherano veri rapporti lavorativi sottopagati. Non c’era alcuna possibilita’ – prosegue Ferrara – di avere dei buoni risultati con la disastrosa situazione che abbiamo trovato, eppure molti amministratori regionali continuavano il proprio tour (elettorale) promettendo posti di lavoro grazie a Garanzia Giovani. La Calabria, che ha attivato oltre 4600 tirocini, presentava le problematiche piu’ evidenti. Si e’ fatta tanta propaganda in tutto il territorio regionale, ma la rotta non e’ cambiata nemmeno con l’amministrazione targata Mario Oliverio che aveva l’obbligo morale di far funzionare Garanzia Giovani in Calabria. I programmi europei hanno come obiettivo lo sviluppo e la sostenibilita’ invece, come attesta anche la Corte dei Conti europea, i fondi europei continuano ad essere spesi male – conclude l’europarlamentare – senza alcun ritorno sul territorio e continuando a deludere le aspettative dei giovani”.

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