Archivio Storico News
Europee in Europa, come sarà composto il nuovo Parlamento
BRUXELLES – Essendo l’unica istituzione europea eletta direttamente dai cittadini dell’UE, il Parlamento rappresenta 500 milioni di abitanti dell’Unione.
Il nuovo Parlamento avrà 751 deputati (750 eurodeputati e un presidente). I seggi sono ripartiti in base al principio di “proporzionalità degressiva”. Ciò significa che i paesi con più abitanti hanno un maggior numero di seggi rispetto ai paesi più piccoli, anche se, proporzionalmente alle loro dimensioni, questi ultimi sono leggermente sovrarappresentati. Il numero di eurodeputati varia da 6 per Malta, Lussemburgo, Cipro ed Estonia a 96 per la Germania. Questa la nuova composizione del Parlamento europeo: 221 Ppe, 189 Socialisti e democratici, 66 Alde, 52 Verdi, 46 Conservatori e riformisti, 42 Sinistra unitaria ed europea, 41 Non iscritti, 38 Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia, 63 neoeletti senza appartenenza. In questa tornata elettorale, in generale, si registra una crescita generale dei partiti euroscettici, a scapito del Partito popolare e Partito socialista, che vedono ridimensionata, anche se sempre maggioritaria, la propria presenza al Parlamento europeo.
Germania: Angela Merkel rimane sempre al comando, con la Cdu che guadagna il 35,30% dei consensi. A seguire, i socialisti della Spd al 27,30, mentre mettono a segno un’ottimo risultato gli anti europeisti di AfD, con il 7% che frutta altrettanti seggi al Parlamento europeo. Primo seggio nella storia per i neonazisti.
Francia: boom clamoroso del Front national di Marine Le Pen, che si attesta a primo partito del Paese con il 25% dei voti, staccando di oltre dieci lunghesse il Partito socialista dle presidente Hollande, In mezzo, i moderati dell’Ump, che superano il 20%.
Spagna: nel Paese iberico, si conferma forza di comandi il Partito popolare del premier Mariano Rajoy, con il Partito socialista che tallona a tre punti (26% a 23% il risultato conclusivo). Buono il risultato del partito di protesta Podemos (8%)
Regno Unito: anche se ancora non ci sono dati definitivi, è già confermato l’exploit degli antieuro dell’Ukip, che avrebbe staccato tanto i laburisti quanto i conservatori attualmente al governo con David Cameron.
Altri Paesi: rilevanti le affermazioni di Syriza in Grecia (26%), in Austria l’estrema destra è vicina al 20%, in Danimarca addirittura primo partito al 23%, mentre in Olanda pare ridimensionarsi il risultato degli euroscettici dopo le prime proiezioni.
Social